venerdì 4 maggio 2007

Il progetto sulla comunicazione

Un anno fa il Sindaco Cofferati mi ha conferito la delega sulla Comunicazione, aggiungendola a quella alla Salute che avevo dall'inizio del mandato amministrativo.
Mi sono dedicato sei mesi circa a studiare il presente, ed altrettanto per progettare il futuro. A questo punto, ho ritenuto mio dovere fare la proposta perché possa aprirsi una discussione e si possa poi rapidamente realizzare quel che decideremo di fare.

Il titolo che ho scelto è: "Una nuova fase per Bologna nella comunicazione coi cittadini". Il focus del documento è quindi sulla comunicazione fra il Comune e i cittadini, e in particolare sulla comunicazione diretta, cioè non mediata da giornali e televisioni. Primo, perché oggi la tecnologia ci consente di progettare cose fino a ieri impensabili. Secondo, perché oggi più che mai c'è davvero bisogno di una informazione "di servizio", ossia che informi nel senso primario del termine. So che detta così può sembrare un po' dura, ma occorre anche il coraggio di dire che una riflessione sul ruolo svolto dai media sarebbe opportuna.
Non ho trattato in questo piano aspetti relativi alla comunicazione interna e all'organizzazione della macchina comunale, anche se naturalmente una nuova impostazione della comunicazione esterna avrà poi dei riflessi anche interni. In compenso ho cercato di guardare avanti con lungimiranza, e credo che alcune delle proposte contenute siano effettivamente coraggiose. Qualcuno pensa che siano troppo coraggiose, ma questo è appunto uno dei temi su cui mi piacerebbe confrontarmi.

Ecco, il senso di questo blog nasce anche dal desiderio e dalla consapevolezza di raccogliere contributi positivi che mi e ci aiutino a progettare al meglio la comunicazione coi cittadini.
Ci sono diversi aspetti su cui voglio confrontarmi non solo all'interno della Giunta, non solo a livello tecnico e politico, non solo col mondo accademico e industriale del settore, ma anche con chi ritiene di poter dare un proprio contributo di idee su questo argomento.
Al tempo stesso, credo che sia giusto sottolineare che sono convinto che le discussioni siano utili se poi approdano ad una concreta realizzazione. È giusto dirlo, perché per l'appunto c'è una distinzione fra (1) le chiacchiere, (2) le polemiche, e (3) le discussioni costruttive: io scelgo l'opzione (3).
Nei prossimi post illustrerò i vari aspetti del documento, in modo da ordinare le idee e la discussione. In ogni caso, il documento in forma integrale è disponibile per chi vuole qui.
Grazie fin d'ora a chi raccoglierà in senso positivo questa mia disponibilità.

12 commenti:

ponyluna ha detto...

Sono il primo a commentare!!!!
Complimenti assessore, sei sullo Spettro della Bolognesità

Unknown ha detto...

"Infine, il progetto di una larga diffusione di video in città, fino ai singoli condomini, come canale
di comunicazione diretta coi cittadini, costituisce un elemento completamente innovativo. Si
tratta di un'ipotesi già validata tecnicamente nei mesi scorsi che ora si propone di sperimentare
sia dal punto di vista tecnologico che da quello della sostenibilità finanziaria, per giungere rapidamente
ad un piano di installazione di massa nella città."

Senza offesa, ma una cosa così esiste già da un bel po' di tempo: si chiama televisione. Ce n'è una - o più di una - in ogni casa. Non c'è bisogno di spendere i soldi del comune per metterne una anche nel pianerottolo.
Un altro strumento disponibile è una scatola chiamata radio, che pare riscuota un discreto successo.

medo ha detto...

L'assessore si accorgerà presto che un blog è qualcosa da maneggiare con cura. Se ne accorgerà così presto, che stimo durerà 3 settimane e smetterà di aggiornarlo.
Auguri, in ogni caso.

ponyluna ha detto...

Un altro nome interessante era "bologna se le sogna" oppure "Bologna e la zampogna"

Marco Poli ha detto...

Pannelli informativi in ogni androne di condominio ?

Sto male ... sì, sto tanto male ... ditemi che non è vero ...

Marco Poli ha detto...

Sono Assessore alla Salute e Comunicazione del Comune di Bologna" ...

Vorrei chiedere a Paruolo di che cosa si occupa il suo assessorato : di salute della comunicazione ?

gpar ha detto...

Grazie ai simpaticoni dello Spettro della Bolognesità per essere stati i primi a commentare. Però l'idea non sarebbe a spese dei cittadini e non sarebbe una televisione, come si può facilmente desumere da una lettura un po' più attenta. Ma comunque, avremo modo di discuterne...
Però, fra le varie prese in giro che hanno pubblicato sul loro sito, ce n'è una abbastanza centrata: secondo loro, i video in città trasmetterebbero notizie da umarells. E in effetti, un po' è vero...

Unknown ha detto...

Però l'idea non sarebbe a spese dei cittadini e non sarebbe una televisione, come si può facilmente desumere da una lettura un po' più attenta.

Io il doc l'ho letto. Ed ho capito che:

- non è vero che non sarebbe a spese dei cittadini. E' vero invece che non avete la minima idea di come finanziare il progetto: la pubblicità? il condominio? ma nel condominio chi ci abita, secondo te?

- Non è una televisione. dunque... c'è la pubblicità del fioraio all'angolo, le notizie di cronaca, politica, sport, il meteo, le inserzioni compro/vendo/affitto... Hai ragione: è uno di quei giornalini che mi danno gratis al semaforo, con la differenza che è su schermo. Dici che costa meno mettere su tutto sto ambarandan di un giornalino che è GRATIS?

Parlando del merito: mi avete aumentato l'addizionale comunale in busta paga per finanziare questa roba?

Marco Poli ha detto...

"Non è una televisione. dunque... c'è la pubblicità del fioraio all'angolo, le notizie di cronaca, politica, sport, il meteo, le inserzioni compro/vendo/affitto... Hai ragione: è uno di quei giornalini che mi danno gratis al semaforo, con la differenza che è su schermo. Dici che costa meno mettere su tutto sto ambarandan di un giornalino che è GRATIS?"

Continuo a non leggere il documento - ma non per maleducazione capziosa, solo per mancanza di tempo - e a seguire i discorsi dei rispettabili amici dello spettro ... se sparo cazzate "macro", corrigetemi ...

Allora, il punto che mi storce è che - per stessa chiara ammissione dell'assessore - gli schermi sono pensati appositamente per gli umarèlls, cioè è un prodotto - già "vecchio", come spiegherò - per gli anziani e non per i giovani : la complessità delle informazioni che vi sarebbero rappresentate (e anche molto di più, con l'aggiunta dell'interattività) sono quelle accessibili da internet per mezzo del pc ... solo che è dura far imparare al nonno l'uso del computer, non è vero ?

C'ha ragione Carlettomazzone : tanto vale potenziare i giornalini di quartiere, che alcuni sono fatti già bene (a proposito, è un sacco di mesi che non m'arriva nella buchetta quello del San Vitale, chiederò all'Adagio) ... gli anziani senz'altro apprezzeranno ...

Non penso che sarebbe una spesa da poco ma nemmeno ipermilionaria, tutti i condomìni bolognesi sono già cablati con la fibra ottica e si tratta d'aggiungere uno schermo piatto più l'intelligenza "a monte" (cioè nuovi posti di lavoro) ... però 'sto progetto è un "dinosauro" già da piccolo, come - e facilmente l'avevo previsto - il digitale terrestre televisivo ...

Piuttosto, il comune potrebbe fare sviluppare per i "tardoni" - per ragioni anagrafiche, generazionali, culturali - una periferica (come una tastiera semplificata) per l'uso dei siti d'interesse pubblico e sociale, ed un dischetto di bootstrap per fare partire un'interfaccia-utente grafica semplificata all'accensione del pc.
Così il nonno e la nonna potrebbero leggere - con la pressione di un solo tasto - le notizie di quartiere e il resto, basta insegnargli a inserire il floppy nello slot e a premere il pulsante d'accensione.
Ma non si può prescindere da un fatto concreto : il nodo informativo - oggi - è il pc domestico e trascurare questo "piccolo" particolare significa buttare nel rusco i soldi pubblici, pochi o tanti che siano.

Buon sabato a tutti.

mazzetta ha detto...

caro gpar, restiamo pure al merito

forse non se ne è reso conto, ma il problema ne "Una nuova fase per Bologna nella comunicazione coi cittadini" è proprio nel metodo della comunicazione; non quindi nel merito di cosa far passare da quegli schermi, ma nel fatto che -nel merito- l'idea è insulsa.

esistono due tipi di comunicazioni, quelle bi-direzionali (o interattive) e quelle monodirezionali.

la scelta del suo assessorato, in linea con le scelte comunicative del sindaco, è quella della comunicazione senza diritto di replica.

più che comunicazione sembra pubblicità; sembra che la giunta (non la città) voglia piazzare uno schermo quasi in ogni luogo per far sentire la propria esistenza ai cittadini.

secondo me, compito di un amministratore è fare (o non fare) sentire la propria presenza con le opere e le decisioni che si riverberano nella vita degli amministrati; non attraverso la diffusione di schermi che tra l'altro veicoleranno giocoforza notizie rimacinate e disponibili già altrove.

un televideo condominiale non ci serve, senza pensare alla difficoltà di farne uno strumento di qualità sufficiente; non vorrei infierire, ma il livello delle -trasmissioni- che si vedono sugli autobus è pessimo, la loro utilità (oltre l'intrattenimento di qualche schermodipendente in astinenza) è meno di zero.

Perchè in quanto assessore (anche) alla salute non si interessa invece alla situazione dell'aria cittadina?
Lo sa che è illegale?

Lo sa che il comune infrange una precisa normativa europea permettendo ai bolognesi di respirare aria buona al più per il condotto d'aspirazione di un Iveco?

Come pensa di tutelare la salute di noi cittadini (che abbiamo il record di malattie polmonari e tumori)? Con gli schermi piatti?

Perchè invece di pensare all'autopromozione o a scalare le vette della più banale inutilità, il suo assessorato osserva migliaia di bolognesi ammalarsi e morire ogni anno senza fare assolutamente nulla in proposito? Mi sbaglio o il suo assessorato fa e ha fatto meno di zero in merito?

Credo che si tratti di curiosità legittime, ma non risponda dicendo che è un problema mondiale e che il Comune non ci può fare nulla, molte città nel mondo hanno dimostrato che si può fare molto di più dell'istituire qualche centinaio di metri quadrati di zone chiuse al traffico o dell'istituire qualche blocco del traffico, fondato su criteri non meno campati in aria dei presupposti alla base dell'ideona degli schermi.

Ci faccia sapere, ci comunichi ( compito esplicito della carica che ricopre) cosa stanno facendo il comune e l'assessore incaricato all'uopo per risolvere il problema di una giunta che sguazza nell'illegalità senza muovere un dito.

Pensi con calma alla risposta, pensi anche che per questo genere di illegalità incontrastata dal comune ci muore e si ammala un sacco di gente, non stiamo parlando dell'illegale lavavetri che al massimo disturba la sensibilità di qualche automobilista in attesa del verde, ma di una vera e propria strage.

Capisco che sia più semplice improvvisarsi manager televisivo che affrontare i grandi problemi dell'epoca, ma come cittadino che vi ha votato mi sale una discreta irritazione nel vedere l'assessorato alla salute che perde tempo e risorse per un progetto di autopromozione fondato su presupposti inconsistenti mentre attorno la gente si ammala e muore.

In ogni caso le rimane una possibilità, cioè quella di dimostrare nel merito che abbia senso spendere tempo, energie e denaro (senza nemmeno voler sapere di chi) per quegli schermi. Una dimostrazione che deve passare necessariamente per l'enunciazione dei loro "modi momenti di utilità", perchè nelle pagine del progetto non c'è traccia alcuna di funzioni che possano essere veramente utili ed originali.

Il suo sistema appare inutile e ridondante allo stato dell'arte, provi ad approfondire nel merito il suo impiego e a convincerci che non si tratti di un escamotage comunicativo pro bono giunta, valuteremo con attenzione i suoi argomenti.

grazie dell'attenzione e delle cortesi risposte

Danilo Masotti ha detto...

Accolgo in senso positivo il suo blog e le faccio i miei + sentiti complimenti per essere intervenuto sullo Spettro della Bolognesità dove veniva chiamato in causa ;-)
Se ce la fa, la invito alla presentazione del mio libro UMARELLS oggi sabato 5 maggio alle otre 18 presso la libreria Pendragon in via Saffi 15/2.
Il futuro è qui su internet, sui blog, su second laif (scritto così che i piace)... parliamone.

Danilo "Maso" Kasotti
http://umarells.splinder.com
http://spettrodellabolognesita.splinder.com

Danilo Masotti ha detto...

Volevo poi firmarmi così :-)

Danilo "Maso" Masotti