mercoledì 27 maggio 2009

Ecco a voi il non pervenuto

Nel telegiornale di èTG di ieri sera, che mi sono andato a rivedere su Internet, c'è stato un servizio sugli strascichi del giudizio negativo ("esalta la poligamia") espresso dall'Arcivescovo Carlo Caffarra sullo spot della nuova Renault Scenic.

Il servizio del telegiornale inizia richiamando i concetti espressi dal Cardinale, prosegue bacchettando i giornali rei di aver esagerato la portata polemica delle sue parole, e chiude parlando delle reazioni del mondo politico. Siccome mi sono preso la briga di "sbobinare" il parlato del servizio, se volete il dettaglio lo trovate qui.

Ma attenzione: proprio dopo aver lamentato la scarsa correttezza dei quotidiani, il telegiornale si permette una evidente scorrettezza. Riporto il testo integrale di questa parte.

I politici intanto commentano: Giovanni Salizzoni e Paolo Foschini del PDL [spezzoni video dei due] difendono il Cardinale, il candidato sindaco Monteventi [inquadrato] lo attacca così come il democratico Lo Giudice e gli esponenti di Sinistra per Bologna Naldi [inquadrato] e Franchi. Non pervenuti, come al solito, i cattolici del PD [e su queste parole scorrono le inquadrature mia e di Giovanni Maria Mazzanti].

Ora, vorrei rivolgere in modo aperto e franco alcune semplici domande al direttore di èTG Giovanni Mazzoni.

1) Se eravate così interessati a conoscere il mio parere su quell'argomento, perché non avete provato a fare la cosa più semplice, e cioé chiedermelo?

2) Il servizio dice "non pervenuti, come al solito". A quali altri episodi si fa riferimento? Sono davvero curioso.

3) Mi pare evidente nell'uso dei verbi una radicalizzazione della discussione. Per èTG Foschini e Salizzoni non "sono d'accordo" con il Cardinale ma lo "difendono", così come Monteventi, Lo Giudice, Naldi e Franchi non "esprimono disaccordo" ma lo "attaccano". Se ne deduce, in questa piccola guerra di religione, che noi "non pervenuti" siamo colpevoli di omissione di soccorso? E' questa la tesi politica che il servizio andato in onda intendeva promuovere?

Mi fermo qui, per ora. Chissà se il direttore Mazzoni avrà la bontà di rispondermi, e chissà se il suo telegiornale fosse davvero interessato al mio parere sull'argomento. Ma nel caso potremmo confrontarci sul senso di una politica vissuta e raccontata come se si fosse ad una puntata di un quiz in cui è obbligatorio premere il pulsante in fretta e parlare, mentre il pensiero rimane facoltativo. Se è così, immagino che dal punto di vista di èTG Salizzoni e Foschini abbiano vinto una bambolina: niente male, in campagna elettorale...

domenica 24 maggio 2009

Emozioni di campagna elettorale

L'altra sera, all'inaugurazione della sede dell'associazione Il seno di poi, l'incontro con tante donne che hanno vissuto o che stanno vivendo l'esperienza difficilissima di un tumore al seno, mettendo al centro la solidarietà e l'aiuto reciproco.

Agli incontri con i donatori di sangue e di midollo osseo e con le associazioni dei trapiantati di organi continuo a ripetere che anche qualora la medicina dovesse trovare risposte alternative (con organi artificiali, sangue coltivato in laboratorio, cure alternative) avremmo bisogno comunque di chi ci dà l'esempio della donazione: la nostra società ha un bisogno enorme di riscoprire l'importanza della gratuità e del donare, loro sono testimonial viventi che dobbiamo ringraziare ben al di là dell'aspetto pratico di funzionamento del sistema sanitario.

Così i volontari nelle ambulanze e le altre mille forme di volontariato attivo, oltre all'aiuto pratico e alla soluzione dei problemi, sono anzitutto un buon esempio. Mentre le associazioni dei malati e dei loro familiari, certamente portano alla luce un grande carico di sofferenza ma al tempo stesso testimoniano la solidarietà che ci permette di affrontare anche le prove più difficili.

Ne sto incontrando tante, in questi giorni di maggio tradizionalmente dedicati alle assemblee conclusive dell'attività prima della pausa estiva, o a convegni come quello di ieri di Le parole ritrovate in ambito psichiatrico.

Siamo in campagna elettorale, tu sei una specie di trottola che passa da un'iniziativa all'altra. Poi arrivi ad uno di questi incontri, e capisci che i bisogni sono enormi e tu sei piccolo piccolo. Per poter dare voce e gambe alle tante cose che ci sono da fare, la prima cosa da fare credo sia davvero lasciarti coinvolgere, con la mente e con il cuore. Così, le priorità cambiano e i bigliettini elettorali che ti sei portato dietro rimangono in tasca. Mi viene in mente Battisti: tu chiamale se vuoi, emozioni.

mercoledì 13 maggio 2009

La mia lettera al Circolo "Colli"

Cara Giulia, care democratiche e cari democratici del Circolo “Colli”,
l’appuntamento elettorale che abbiamo di fronte è importante per il futuro della nostra città, e deve essere  affrontato con il massimo impegno da parte di noi tutti.
E’ anche un’occasione da non perdere per costruire il Partito Democratico nei termini in cui ce lo chiedono i nostri elettori: generoso, nuovo, aperto, proiettato verso il futuro. 
L’idea di effettuare “abbinamenti” territoriali fra i candidati al Consiglio Comunale e i Circoli del PD in città ci è stata presentata come un modo per concentrare gli sforzi nella campagna elettorale per il nostro candidato sindaco e il nostro partito, senza troppo concedere ad una competizione interna sulle preferenze. Pensavo che ciò comportasse un ascolto degli orientamenti di ogni circolo, un ragionamento sulle potenzialità di traino sul voto che in ogni territorio i diversi candidati potevano avere, una condivisione del quadro complessivo risultante da questo lavoro preparatorio negli organismi del partito. 
Non è stato così, ma questo non è il momento per discussioni o polemiche: bisogna mettere da parte il rammarico e dare prova di generosità. Questo intendo fare, compiendo scelte personali coerenti con la mia storia politica.
Chiarisco prima di che rammarico si tratta. Da un lato ci sono persone, fra cui diversi segretari di circolo, che mi hanno detto che se fosse stato per loro avrebbero volentieri usato la mia candidatura per promuovere il consenso al PD nel loro territorio. Dall’altro, la consapevolezza del lavoro che ho fatto in questi anni come Assessore e negli ultimi mesi come Vice Sindaco, mi porta a ritenere che vi siano diversi luoghi in città in cui la mia presenza potrebbe risultare utile al voto per il PD e per Flavio Delbono: dove abbiamo inaugurato nuove strutture sanitarie, dove abbiamo risolto problemi di emergenza sociale e di abusivismo, dove abbiamo sanato situazioni di antenne per la telefonia mobile e via discorrendo nei diversi campi dove ho in prima persona operato nel corso di questo mandato. Quindi, il mio rammarico è per la mancata opportunità di portare voti al partito. 
Intendo perciò praticare un approccio diverso e trasparente là dove mi è stato “riservato” un abbinamento: il vostro circolo, che peraltro annovera fra i suoi iscritti molti cari amici. Per questo, ringraziandovi per la disponibilità che avete manifestato a sostenermi, io vi chiedo di fare una cosa nuova. Ragionate e decidete con la massima libertà quali candidature proporre sul vostro territorio per rafforzare, a vostro giudizio, la proposta del voto al PD e a Delbono. 
Mi permetto ad esempio di suggerirvi l’utilità di sottolineare la candidatura di una figura come quella di Maurizio Cevenini, iscritto al vostro circolo e ben conosciuto sul vostro territorio. Anch’io sono a disposizione, se riterrete utile parlare ai cittadini della vostra zona che sono stati interessati alla delocalizzazione dell’antenna prevista in via Martucci o stanno seguendo quella dell’antenna di via San Mamolo, e con coloro interessati ai futuri sviluppi sanitari e urbanistici dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, solo per fare degli esempi. E se ci sono altri nomi che ritenete utile sottolineare, ben vengano: l’importante è che siate voi a decidere serenamente e consapevolmente.
Fin da piccolo, non mi sono mai piaciuti gli uccellini in gabbia. Quindi niente gabbie, niente paure: voliamo liberi, e facciamo del nostro meglio per dare a Bologna il miglior governo possibile e fare del PD la forza generosa e aperta che i bolognesi e gli italiani si aspettano che diventi.
Un cordialissimo augurio di buon lavoro.
Bologna, 13 maggio 2009