venerdì 30 ottobre 2015

News del 30 ottobre 2015

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Cari tutti, è tempo di castagne (quest'anno pare sia una buona annata!) ed è anche il momento del nostro consueto aggiornamento: ricordatevi di segnalarmi persone interessate a ricevere questa mail mensile con notizie e informazioni per mantenerci in contatto.

Le riforme vanno avanti

A livello nazionale il Governo sta dimostrando che le promesse di cambiamento non erano parole vuote, e pur tra mille fatiche e qualche imperfezione, sta portando avanti l'agenda delle riforme come non accadeva ormai da molti anni: il voto in Parlamento sulla riforma costituzionale e la legge di stabilità sono gli ultimi due esempi di un programma intenso che finalmente prova a cambiare il nostro Paese.
Anche in Regione marciamo spediti. Nella seduta dell'Assemblea legislativa del 20 ottobre abbiamo approvato l'assestamento di bilancio con 52 milioni di risorse aggiuntive per sanità, ambiente, cultura e turismo: 10 milioni in più per cercare di abbattere le liste di attesa per le visite specialistiche; 1 milione per il sostegno alle categorie più deboli e l'eliminazione delle barriere architettoniche; 430 mila euro per agevolazioni tariffarie agli abbonamenti per il trasporto pubblico per anziani, disabili e inabili; 200 mila euro per interventi per l'emergenza abitativa; 20 milioni per l'acquisto di attrezzature mediche e tecnologiche, e per ristrutturazioni; 5,1 milioni per la mobilità sostenibile e l'acquisto di nuovo materiale rotabile; 7 milioni per riqualificare i centri storici (strade, piazze) delle aree colpite dal sisma; 3 milioni sul Polo tecnologico di Bologna.
Voglio poi citare il programma triennale per l'impiantistica e gli spazi sportivi, con 3,8 milioni subito nel 2015 e altri se ne aggiungeranno nel 2016 e 2017. E ancora 65 milioni di risorse aggiuntive per migliorare la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria, in particolare per l'area materno infantile (a Bologna verrà riqualificata l'ostetricia-ginecologia del S. Orsola e realizzato in modo moderno e funzionale il reparto di neonatologia, mentre al Rizzoli verrà finanziato un piano di ammodernamento tecnologico per la diagnostica digitale diretta).
Infine giungono segnali incoraggianti sulle fusioni di comuni: nei 6 Comuni dell'Emilia-Romagna in cui domenica 11 ottobre si sono svolti i referendum consultivi ha vinto il sì alle fusioni. A Porretta Terme e Granaglione i votanti hanno superato il 50% degli elettori e i sì alla fusione hanno vinto con oltre l'81%: Alto Reno Terme è risultato il nome preferito. Un Osservatorio regionalemonitorerà gli effetti delle fusioni nella vita dei cittadini e nell'attività amministrativa degli enti interessati.

Le spine del Passante Nord

Per non perdere il filo logico nella tormentata vicenda del Passante Nord, fra penultimatum, accelerazioni e inevitabili polemiche, io provo a stare testardamente ai fatti. Mesi fa ci hanno annunciato che Autostrade per l'Italia stava preparando un nuovo progetto e ci hanno assicurato che quando sarebbe arrivato l'avremmo valutato con una discussione trasparente, nel merito, senza preconcetti né scelte preconfezionate. Ora che il progetto è stato trasmesso alla Regione chiedo che si tenga fede a quell'impegno e che sia esaminato nel merito e senza dare nulla per scontato. Per questo non mi piace chi salta già alle conclusioni con affermazioni come "si può discutere sul come, non sul se": per piacere evitiamo di mettere il carro davanti ai buoi.
Avendo visto il progetto nella mia qualità di consigliere regionale (ma per poterne discutere liberamente il progetto dovrebbe essere pubblico e invece non lo è, a proposito di contraddizioni assurde), non mi pare che si possa mettere la mano sul fuoco sull'affidabilità tecnica delle valutazioni sull'efficacia dei progetti che si sono succeduti negli anni, come spiego in questo post a proposito degli studi di traffico. Fra i commenti che ho ricevuto in risposta al mio articolo, voglio citarne uno che esprime un concetto importante e condivisibile: "La mancanza di analisi il più possibile oggettive, fatte da soggetti terzi non vicini agli interessi in gioco, rende estremamente difficile farsi un giudizio preciso su quale sia la soluzione migliore tra le tante possibili; finché non avremo una legge che stabilisce che qualsiasi opera finanziata con denaro pubblico sia sottoposta ad analisi costi-benefici e a dibattito pubblico, come primo prerequisito per poter essere messa in un programma di investimenti, continueremo a cadere in queste spiacevoli situazioni in cui si prendono decisioni di interesse pubblico in modo inadeguato e non pienamente informato". A questo proposito, non perdetevi l'incontro di approfondimento su Passante Nord e alternative possibili del 14 novembre, lo trovate più avanti fra gli appuntamenti.

Emergenza casa e compiti della politica

Non possiamo restare insensibili alle difficoltà di famiglie e persone che non hanno una casa in cui vivere. Dobbiamo attivarci per dare loro risposte, costruendo percorsi che li aiutino a recuperare una dignitosa collocazione sociale. Stare su un piano diregole chiare e di legalità è un'esigenza fondamentale, anzitutto per giustizia nei confronti di coloro che pur faticando si mantengono entro percorsi di correttezza e non scelgono scorciatoie illegali come le occupazioni abusive. Ma non basta: se vogliamo dare una mano a queste persone a recuperare dignità sociale, è necessario proprio aiutarle a muoversi all'interno delle regole e a trovare un lavoro per guadagnarsi da vivere. In ultima analisi, dunque, serve un'economia che funzioni e crei lavoro, e una politica che costruisca le condizioni perché ciò avvenga, con una visione chiara, promuovendo effettivamente il merito a tutti i livelli, tenendo insieme crescita, innovazione, sostenibilità e solidarietà. Una politica seria deve considerare il quadro completo, evitando di alimentare illusioni e di ammiccare ai vari populismi, procedendo con coraggio ed equilibrio su vari fronti per dimostrare che la soluzione del problema di chi non ha casa può stare insieme (ad esempio) al miglioramento della sicurezza di chi magari la casa ce l'ha ma si scopre vulnerabile di fronte all'aumento dei furti nelle case.

Brevi

In questi giorni viene inaugurato a Molinella il nuovo centro per la raccolta delle donazioni di sangue. Contro la tendenza a concentrare i donatori sugli ospedali cittadini chiudendo ogni centro di raccolta nel resto del territorio, avevo promesso che mi sarei impegnato per difendere alcuni punti di raccolta periferici (era la #pilloladiprogramma #9: Difendere i punti di raccolta sangue sul territorio) e Molinella era uno di questi. Una bella soddisfazione da condividere col sindaco Dario Mantovani, gli assessori Giuliana Sabattini e Massimo Paderni e le altre persone che a vario titolo hanno contribuito a questo bel risultato.

Prendendo spunto dai recenti fatti di cronaca, che hanno evidenziato come malattie per cui è previsto il vaccino – come la pertosse – possano tuttora rappresentare un pericolo reale per chi non è vaccinato, abbiamo approvato una risoluzione per promuovere un'adeguata campagna di informazione sull'importanza delle vaccinazioni. Un approccio scientifico ed equilibrato non può non riconoscere il ruolo fondamentale di alcuni specifici vaccini non solo a protezione dei singoli, ma a tutela dell'intera comunità. Per questo vaccinare è un gesto di responsabilità sociale nei confronti propri e di tutti gli altri, bambini in primis.

Per chi ha il gusto della polemica, segnalo qualche scintilla coi grillini sul wi-fi nelle scuole, argomento su cui mi ero peraltro già espresso in passato. La polemica è iniziata in aula e poi proseguita sui social network, ne trovate traccia sulla mia pagina facebook.

Provvedimenti regionali e notizie

Approvato l'assestamento di bilancio: 52 milioni di risorse regionali in più per sanità, ambiente, zone colpite dal sisma e dall'alluvione, cultura e turismo. Patto di stabilità: la Regione assegna ulteriori 15 milioni ai Comuni per l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza del territorio. Approvato il Programma regionale triennale per l'impiantistica e per gli spazi sportivi 2015-2017: oltre 3,8 milioni.Regione, continua a scendere la spesa per incarichi professionali: -85% in 10 anniBarriere architettoniche: dalla Regione 2 milioni per eliminarle. Ricostruzione post sisma: confermato l'obiettivo di chiusura dei map (moduli abitativi provvisori) entro dicembre e l'aggiornamento dei provvedimenti di assistenza alla popolazione; Scuola di Galliera: positivi i collaudi dell'opera danneggiata dal sisma; a Mirandola il nuovo reparto di Ostetricia e ginecologiaCavone, nessuna nuova trivellazione attivata nell'area del sisma.Calamità, fondi nazionali per ricostruzione a privati e attività produttiveMaltempo, 7 milioni per i danni di marzo-aprile 2013.Ambiente, via libera alla riqualificazione fluvialeMacroregione Adriatico-Ionica: regione strategica per l'Europa. Rimozione amianto dai luoghi di lavoro, 126 imprese in graduatoria: chiuse le prenotazioni per i contributi. Riordino istituzionale, al via i primi finanziamenti.Economia sociale, presentati i dati dell'Osservatorio regionale: 3 milioni di soci, oltre 400mila persone che operano nel settore, un giro d'affari di 2,6 miliardi di euro. Treni, da Bologna a Rimini si viaggia più velociPiano infrastrutture strategiche, approvata in Giunta la proposta da presentare al GovernoSì bipartisan in Commissione Cultura: valorizzare la via Francigena e i cammini sacri dell'Emilia-RomagnaPatrimonio Emilia-Romagna, verso il sistema integrato dei musei: seduta della commissione Cultura all'Istituto regionale per i beni culturali, artistici e naturali a Bologna (guarda il video). Al via conCittadini 2015/2016: il percorso promosso dall'Assemblea legislativa per scuole, enti locali e associazioni. Il Bologna Jazz Festival compie dieci anniPremio della gioventù, al via l'edizione 2016: concorso dedicato al tema del cibo. Al via la campagna "A braccia aperte": la Regione promuove l'affido familiare e altre forme di solidarietà tra famiglie. Emilia-Romagna, nel 2025 sarà al 100% digitalePatto per il Lavoro: al via il Piano triennale "Alte competenze" per la ricerca, trasferimento tecnologico e l'imprenditorialitàIts, proroghe alle iscrizioni: ecco i percorsi formativi per Tecnico Superiore e le nuove scadenze. Bando giovani coppie e altri nuclei familiari: prorogati al 27 novembre i termini per la scelta dell'alloggio per poi accedere ai contributi.

Appuntamenti

Giovedì 5 novembre 2015 alle 21 nella sala polivalente del Quartiere Savena in via Faenza 4 a Bologna. Le politiche abitative dal quartiere alla regione: diritti, amministrazione, emergenza, giustizia. Con Virginia Gieri, Elisabetta Gualmini, Lorenzo Minganti, Marco Guerzoni, Giovanni Delucca, David Pierinelli.

Sabato 14 novembre 2015 dalle 10 alle 12:30 nella Sala del Baraccano in via Santo Stefano 119 a Bologna. Il nodo di Bologna: attraversamento autostradale, mobilità locale e qualità ambientale - un confronto fra il passante e tre alternative possibili(allargamento in sede, sopraelevata in sede, piattaforma unica). Intervengono progettisti e sostenitori delle tre alternative al passante e inoltre Renzo Gorini, Giovanni Crocioni, Irene Priolo, Andrea De Pasquale.

Lunedì 23 novembre 2015 alle 21 nella Sala Florida in via San Donato 203 a Granarolo dell'Emilia. Regione e città metropolitana: le istituzioni per il rilancio sociale e la crescita economica. Incontro con Virginio Merola e Giuseppe Paruolo, intervengono Maurizio Morini, Daniela Lo Conte e Lorenzo Minganti.

Continuate a seguirmi sul mio sito e sulla pagina facebook. Chi fosse interessato ai gruppi di lavoro di #perdavvero, li trova su questapagina facebook.

Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe

News del 30 ottobre 2015
Giuseppe Paruolo

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lunedì 26 ottobre 2015

Il Passante Nord e i disturbi bipolari degli studi di traffico

Risale a tre anni fa (2012) la penultima versione di Passante Nord. Il progetto di massima elaborato da Autostrade era basato su un tracciato a due corsie per direzione (più corsia di emergenza) che attraversava 11 comuni, con 3 nuovi svincoli, e sulla banalizzazione della complanare attraverso 6 by-pass e con l'installazione di un sistema telematico distribuito lungo l'asse tangenziale-autostrada di rilevamento, monitoraggio, indirizzamento e regolazione del flusso di traffico, la riduzione della velocità a 90 km/ora su entrambe le modalità, l'obbligo di deviazione per i veicoli pesanti.

Il progetto era corredato da un corposo studio di traffico (Spea, novembre 2012), che analizzava le conseguenze della realizzazione del passante e le cui conclusioni erano nette: in sostanza il passante non risolveva le congestioni lungo l'attuale asse tangenziale-autostrada e la capacità di deviare il traffico autostradale di attraversamento del passante, già discutibile, sarebbe stata del tutto vanificata qualora si fosse allungato il tracciato. Sulla base di queste evidenze scrissi un post nel marzo 2013 che invitava a trarre le debite conseguenze.

Ecco le conclusioni dello studio di traffico del 2012:

passante2012studio

E' recentissima la presentazione dell'ultima versione di Passante Nord. Il progetto del 2015 differisce da quello del 2012 per un tracciato più lungo di 6 chilometri (secondo lo studio del 2012 una scelta destinata a uccidere l'attrattività del passante), il numero di svincoli aumenta da 3 a 4, i by-pass che garantiscono la banalizzazione del sistema complanare passano da 6 a 12, si allarga a tre corsie la tangenziale per una tratta di 3,3 chilometri. Per il resto il progetto è identico a quello del 2012: stesse politiche tariffarie incentivanti l'uso del passante, stessi divieti per il traffico pesante, stessa regolamentazione della velocità, stessa larghezza (due corsie per senso di marci più quella di emergenza).

passante2015tracciato

Anche in questo caso il progetto è corredato da un corposo studio di traffico (Spea, settembre 2015), e la cosa stupefacente è che tale studio giunge a conclusioni diametralmente opposte a quello precedente: stavolta si dice che il passante intercetterà il 70% del traffico autostradale di attraversamento e risolverà i problemi di congestione dell'asse tangenziale-autostrada. Ma ecco le conclusioni dello studio di traffico del 2015:

passante2015studio

Ora, possiamo continuare a fare gli struzzi e cavarcela con il repertorio di luoghi comuni che costellano la maggior parte dei discorsi su quest'opera: "non serve studiare per capire che il passante è indispensabile per la nostra economia" vs "è chiaramente un'opera devastante che serve solo a fare lavorare i costruttori", "lo studio (2012) di Autostrade vuol dire solo che non vogliono fare l'opera" vs "lo studio (2015) di Autostrade vuol dire solo che vogliono fare l'opera", "vai a spiegare che non si fa a quelli che sono fermi in coda in tangenziale tutti i giorni" vs "vai a spiegare ai comuni che devono essere attraversati che si fa e che non ci sono praticamente soldi per opere di compensazione" e così via.

Oppure possiamo considerare il merito della questione ma per discutere della sostanza servono dati certi, certificati dal punto di vista tecnico. Pertanto, viste le differenze citate dei due progetti, cosa può aver provocato un cambiamento così radicale? Possono due studi di traffico che giungono a conclusioni diametralmente opposte essere entrambi credibili dal punto di vista tecnico? E se uno dei due fosse giudicato inaffidabile, chi garantisce l'affidabilità dell'altro? Sono domande che richiedono risposte tecniche, ancor prima che politiche.

passante2015comuni

PS Spea Engineering è una società di ingegneria dello stesso gruppo di Autostrade per l'Italia Spa.

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Giuseppe Paruolo

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giovedì 15 ottobre 2015

Evitiamo di mettere il carro avanti ai buoi (sul Passante Nord)

passanteagainLe mie perplessità per come si è venuto a configurare nel tempo il progetto di Passante autostradale nord sono note. Vi sono dubbi seri e argomentati sull'efficacia, sull'impatto ambientale, sul rapporto costi-benefici, sulla realizzabilità, sul percorso amministrativo – a tratti opaco – che lo ha caratterizzato.

Dubbi che sono accresciuti dalla mia convinzione che sia urgente intervenire per risolvere le continue congestioni dell'asse tangenziale-autostrada bolognese, e dalla consapevolezza che esistono alternative meno impattanti, meno costose e più semplicemente realizzabili che meriterebbero di essere considerate.

Nel dibattito interno al mio partito abbiamo deciso di approfondire il merito della questione, e – a fronte dei miei dubbi – autorevoli colleghi mi hanno più volte invitato a attendere il progetto di Autostrade e la valutazione collettiva che ne sarebbe seguita, chiarendo che non si trattava di una scelta da fare ad ogni costo. A questa linea mi sono attenuto, anche respingendo la richiesta delle minoranze in Assemblea Legislativa di anticipare in aula il dibattito sul Passante.

Per questo sono francamente sconcertato nell'apprendere che altri esponenti del mio partito considerano la decisione già presa. Leggo sui giornali la frase "si può discutere sul come ma non sul se" attribuita al sindaco Manca, che in sostanza fa proprio l'appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente di Unindustria Marchesini, il quale chiedeva fra l'altro di sottrarre la decisione ai sindaci dei comuni interessati dal tracciato.

Questi sindaci hanno avuto modo di apprendere nei giorni scorsi le caratteristiche del progetto ed hanno fatto affermazioni importanti, sottolineando che quasi tutte le istanze presentate dai territori non hanno ricevuto riscontro, i comuni e la Città metropolitana non vengono coinvolti da gennaio scorso, oltre a considerazioni volte a tutelare non l'interesse particolare dei propri territori ma l'interesse pubblico che in quest'opera appare tutt'altro che garantito. Hanno fatto male a dirlo? Io credo che abbiano semplicemente compiuto il loro dovere e che le loro osservazioni necessitino di risposte convincenti nel merito e non di infondati richiami all'ordine.

Chi di fronte all'appello dei sindaci si affretta a dire "comunque si fa", commette due errori gravi, uno tattico e uno strategico. Quello tattico è evidente: quale può essere la forza contrattuale di chi si siede a un tavolo affermando che la decisione è già presa? Quello strategico è assai peggiore: se l'impegno (a cui mi sono attenuto) era di valutare insieme il merito del progetto senza dare per già presa la decisione, è del tutto evidente che questo impegno deve valere per tutti e non essere a senso unico.

Non so da quanto tempo abbiano avuto il progetto da studiare coloro che dichiarano all'insegna del "comunque si fa". Io faccio il consigliere regionale e posso dire che il progetto è arrivato sulla mia scrivania, dopo due richieste di accesso agli atti, solo poche ore fa. Lo studierò con attenzione e parteciperò al dibattito e alla decisione che dovremo assumere, purché ci sia lealtà da parte di tutti senza saltare a conclusioni che al momento non sono evidentemente condivise.

Evitiamo di mettere il carro avanti ai buoi (sul Passante Nord)
Giuseppe Paruolo

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