mercoledì 30 maggio 2007

Avanti il merito (ma servono anche le retrocessioni)

Sabato scorso sono andato alla consegna delle borse di studio e dei premi agli studenti più meritevoli dell'istituto Aldini Valeriani Sirani. Un momento importante, secondo me, in cui quei ragazzi capiscono che studiare e meritare serve e soprattutto viene (almeno un po') riconosciuto. Ed è proprio dell'importanza del merito che ho provato a parlare loro.

L'importanza del merito dal punto di vista sociale: unico baluardo rispetto ad una società in cui facciano carriera solo i figli di qualcuno che è già arrivato e può spianare loro la strada.
L'importanza del merito dal punto di vista dei risultati concreti per tutta la nostra società: se abbiamo bravi insegnanti ad insegnare, bravi medici a curare, bravi ingegneri a costruire, c'è un chiaro beneficio per tutti.

Ma siccome a parole sono capaci tutti, dobbiamo avere il coraggio di dire che per avere la possibilità di far salire i migliori occorrono anche gli strumenti per fare scendere i peggiori. E questo è quel che manca nell'Italia di oggi: ci sono tantissimi bravi insegnanti, ma se ve ne capita uno psicopatico (e può capitare) non c'è speranza se non attendere che vada in pensione; se un docente universitario decide di appendere il cervello al chiodo (e può capitare), comunque nessuno lo può toccare; se un chirurgo non ha proprio una bella mano (e può capitare) difficilmente lo si potrà dirottare verso incombenze meno rischiose per il paziente. E così via.

A tutti quelli cui, appena si parla di giudicare il merito, si rizzano i capelli in testa perché temono ingiustizie e differenze, e che invece sono molto rassicurati dai ruoli e dalle anzianità di servizio come unica misura su cui costruire una carriera, bisognerebbe chiedere di fare qualche conto. E calcolare quale enormità ci sta costando, come sistema-paese, questa subcultura fintamente egualitaria che perpetua le rendite di posizione e fa emigrare all'estero i più bravi.

Potrei poi aggiungere qualcosa sull'importanza del merito delle questioni contrapposto alla cultura dell'immagine e degli slogan. Quella per cui, per fare solo un esempio, nel dibattito politico che si svolge sui giornali oggi va così di moda il parere privo di sfumatura: va tutto male, oppure va tutto bene, l'importante è non sforzare troppo i neuroni dei lettori in un'analisi che vada alla sostanza (inevitabilmente differenziata e ricca di sfumature) delle cose. E qui il discorso si farebbe lungo…

5 commenti:

mazzetta ha detto...

Paruolo mi scusi, ma sentire parlare di merito da parte di questa giunta fa quasi sorridere

è saltata la Giornata dello Sport perchè all'assessorato non sanno più usare le agende

l'incontro che lei stesso doveva tenere insieme ad altri impegnatissimi per salvare i cinema del centro ve lo siete scordato e il Nosadella intanto ha salutato

sono mesi ormai che è stato denunciato come il contributo comunale alla Bussola (via Zamboni) costituisca una agevolazione degli affittuari in nero e non avete mosso un ciglio

ugualmente avete baccagliato per un tempo infinito di degrado e piazza Verdi, ma a parte sfrantolarci con i dehor non si è vista una sola iniziativa reale

non ha nemmeno fornito uno straccio di previsione sul suo fantastico piano per gli schermi piatti in ogni androne e parla di un fantomatico "piano per la comunicazione"

...se vuole posso continuare per un bel po', magari ricordando il fondamentale contributo dato dalla giunta nel disintegrare i centri sportivi bolognesi insultando i cittadini che si sono rotti la schiena per costruirli e ancora, ancora,ancora....

di che comunizazione parla?

le cose bisogna farle, non baccagliare e spendere soldi per intortare i cittadini con un profluvio di buone parole alle quali nessuno sarà mai capace di dar seguito

se lei veramente fosse attento ai meriti e al merito, dovrebbe dimettersi secondo me, di brutte figure ne avete fatte abbastanza, con le sciocchezze ormai avete stancato (cominciò Amorosi con le fantasie, si ricorda il suo ex collega Amorosi?), con il degrado pure


Ci rifletta Paruolo, ci rifletta insieme ai suoi colleghi e ci faccia sapere, ma per favore: basta novità.

Non c'è bisogno di nessuna scoperta rivoluzionaria, c'è solo bisogno di usare la testa guardando all'nteresse dei cittadini e non agli affari dei vostri partitozzi che, sinceramente, interessano ancora meno dell'opinione di monsignor Vecchi.

Se non ve ne siete accorti sale qualche velata critica dalla città, quando riuscirà a comunicarci qualche risposta -nel merito- a queste critiche?

possiamo contarci entro l'anno?

saluti, capisco che il suo sia un lavoraccio, ma non glielo ha ordinato il dottore di aprire un blog in queste condizioni

mazzetta

mazzetta ha detto...

la ringrazio del tentativo, ma può fare sicuramente di più

non mi aspettavo una risposta nel dettaglio, avendo proposto giusto una manata di esempi, ma a questo punto devo a mia volta analizzare le sue rispote:


- "la Giornata dello Sport è saltata, mi risulta....."

la giornata dello Sport è saltata perchè la coincidenza degli eventi e quindi il rifiutio dei giardini è stata comunicata al Coni solo in settimana, però quando era stata fissata il comu ne avrebbe dovuto sapere che aveva già concesso i giardini ad altri, no?


- "il gruppo di lavoro sui cinema è stato costituito dopo l’annuncio di chiusura del Nosadella, per occuparsi degli altri; non fa capo a me, ma se vuole posso informarmi sul punto in cui è"

dalla sua risposta risulta evidente che nemmeno lei che ne è membro ha la più pallida idea di quando si riunirà, questo è riuscito a comunicarcelo, grazie


-"non so nulla del caso della Bussola che cita, chiedo scusa"

si figuri, la questione era in carico a una sua collega assessore, ma ormai ne ho perso la memoria pure io
Trattasi del problema per il quale Università e comune finanziano una iniziativa legata ai cattolici popolari, iniziativa che consiste in un ufficio aperto al pubblico ("la Bussola, in via Zamboni all'altezza di piazza Puntoni) che fa da punto d'incontro tra domanda ed offerta d'affitti per studenti, peccato che oltre l'80% delle offerte e dei contratti conclusi sia in nero. Quindi il comune finanzia un ufficio che agevola chi affitta in nero, mi sembra che non ci possano essere dubbi su questa conclusione. Oltre un anno fa la sua collega (ma anche l'università e gli stessi titolari del "servizio") annunciò provvedimenti, dove sono questi provvedimenti?

- "il tema piazza Verdi è un problema reale, su cui sono in corso varie iniziative: "

da quanto tempo è stata eletta questa giunta?
cosa è cambiato in piazza Verdi?
è colpa della soprintendenza ?

- "sul tema della presunta disintegrazione dei centri sportivi bolognesi credo ci sarebbe molto da dire; perché da un lato è vero che c’è una storia; dall’altro la presenza della storia di per sé non è sufficiente per evitare di fare dei bandi trasparenti; poi si può discutere come sia meglio procedere, ma non si può negare che il tema esisteva ed andava affrontato;"

ma il problema infatti è tutto lì
nessuno si è opposto all'introduzione delle gare, ma tutti sono andati su tutte le furie quando avete realizzato un meccanismo di gara che penalizza smaccatamente le gestioni storiche e ancora di più quando qualche astuto in giunta ha paragonato l'opera costruttrice dei soci all''abusivismo dei rumeni baraccati sul lungoreno;

e non ho sentito nemmeno una flebile espressione di scusa provenire dal comune

- "..Ho lasciato per ultimo il tema comunicazione perché è il solo, fra quelli che lei cita, che riguarda le mie competenze in giunta. Su questo, la pregherei di rileggersi il documento per quel che riguarda la diffusione di schermi informativi in città, sul quale faremo un bando e vedremo in concreto di verificare la fattibilità e l’appetibilità economica."

Paruolo, lei pensa di avere a che fare con dei deficienti?
Spende dei soldi per fare un bando per verificare la fattibilità?

Per verificare la fattibilità si fanno studi di fattibilità, non si fanno i bandi

prima si fanno gli studi, poi in base a questi si fanno i bandi; lei a casa sua spende i soldi e solo dopo riflette se era il caso di spenderli?

"Dopodichè vedremo se aveva ragione lei ad essere scettico, oppure io a crederci."

rewind per favore, non ne faccia una questione personale, ma si renda conto che così proprio non va. Non perchè lo dico io o perchè lo dice una parte imponente degli amministrati di Bologna, ma proprio perchè non c'è logica nei casi ricordati, a meno di non voler pensar male.

Quindi, se vuole evitare che chi l'ha votata pensi male, si dia da fare per comunicare correttamente le cose fatte e la smetta di sfogliare il libro dei sogni.

Lo stesso ovviamente vale per i suoi colleghi, mi ripeto: non è una questione personale e nemmeno antipatia per il sindaco. Ci sono molte gravi questioni da approfondire, quindi, vi prego, evitate di menarla con le sciocchezze e agite sulle criticità reali.

Smettetela di "comunicare" spavento ai nostri vecchi, smettetela di usare il presunto degrado come scudo all'inefficienza e all'incapacità, datevi una mossa se tenete al vostro impegno, prima che la città pensi di rimuovervi come un corpo estraneo

mazzetta

gpar ha detto...

Ultime precisazioni: sul gruppo dei cinema c'è stata confusione fra Settore Comunicazione e Assessore alla Comunicazione, quindi non sono coinvolto io ma la mia dirigente, e comunque hanno già cominciato a vedersi.
Invece la sua frase "Paruolo, lei pensa di avere a che fare con dei deficienti? Spende dei soldi per fare un bando per verificare la fattibilità? Per verificare la fattibilità si fanno studi di fattibilità, non si fanno i bandi." è certamente interessante, perchè denota, oltre al tono inutilmente aggressivo, che lei pensa che per fare un bando si spendano dei soldi mentre gli studi di fattibilità evidentemente sono gratis. Non è così. Resta pertanto che qualche soldo lo spenderemo per verificare la fattibilità e/o fare il bando, quel che importa sarà capire se alla fine saranno stati spesi bene o male.

mazzetta ha detto...

Evidentemente viene scartata l'ipotesi di poter reperire in citta' e gratis il necessario expertise.

Che poi e' il particolare che sembra sfuggirle.

Come sembra sfuggirle che l'idea degli schermi sembra a tutti un inutile spreco di denaro.
Mi deve scusare, ma se lei svicola io devo alzare un po' il tono per attirare la sua attenzione sul punto.

Che poi lei focalizzi la frase come motivo sufficiente ad evadere il merito, non e' che un conferma delle mie senzazioni

buon proseguimento

Unknown ha detto...

Entro in punta di piedi sul tema comunicazione.

Tanto di cappello all'assessore per la buona volontà che ci sta mettendo nella riforma di Iperbole e soci.

Due punti secondo me sono stati sottovalutati:

1) l'attuale gestione non è in grado di portare avanti un simile progetto, anche solo per la parte che compete loro. E' sotto gli occhi di tutti...
Di "expertise" sul territorio in effetti ce n'è abbastanza, ma non tantissima: sicuramente il gruppo della Regione Emilia-Romagna in questi anni ha dato dimostrazione di competenza, soprattutto sul tema dell'usabilità ed accessibilità dei siti Internet, elementi da tenere -a mio avviso- in primaria considerazione.

2) Non vorrei fare la cassandra, ma sui costi ci si può fare un'idea anche senza indire dei bandi, basta chiedere alle PA che hanno fatto lo stesso prima (chiedere a Torino quanto costa installare totem informativi o gestire portali di servizi...)
Una volta fatte le somme ci si accorgerà che... non ci sono i soldi e (ahimé!) tutto svanirà nel nulla.

Ovviamente spero di ricredermi.