L'ex sindaco e candidato Giorgio
Guazzaloca ieri ha attaccato la nostra Giunta per aver concesso
incentivi ad immigrati che lasciano strutture di accoglienza temporanee per andare ad abitare in una casa in affitto. Guazzaloca sostiene, nientemeno, che è "
razzismo all'incontrario".
Gli ho risposto, come mia abitudine,
nel merito. Ho spiegato che si tratta di
finanziamenti ministeriali destinati all'inserimento abitativo proprio degli immigrati, che Bologna come molte altre città ha richiesto. Dunque fondi già
vincolati a quell'uso.
Li abbiamo destinati ad aiutare il processo di
superamento di strutture temporanee d'accoglienza, che come noto finiscono per essere
fonte di insicurezza e degrado, lasciateci in
non gradita eredità proprio dalla Giunta di Guazzaloca. Dunque aiutando gli immigrati che
ne avevano titolo per conseguire un risultato utile a loro e a tutta la città:
sicurezza attraverso integrazione.
L'
elenco delle aree e delle strutture "bonificate" durante questo mandato è
impressionante e mi piacerebbe che qualcuno si prendesse la briga di riportarlo. Eliminato l’abusivismo edilizio delle vie
Roveretolo,
Benazza,
Peglion. Chiuso il
Ferrhotel, e successivamente
Villa Salus, e così pure le strutture temporanee dell’
ex Ada Negri e del
Piratino. Liberato e trasformato in parco pubblico il
Lungo Reno. Chiusi i campi profughi di
S. Caterina di Quarto,
Pianazze e
Trebbo di Reno. E presto toccherà alla struttura di
via Stalingrado.
A questo punto, un minimo di onestà intellettuale imporrebbe a Guazzaloca di
riconoscere di aver detto una sciocchezza. Ma lui, invece,
rilancia come se fosse al bar: "si comportano come bambini scoperti a rubare la marmellata". Confesso di essere
tentato di rispondergli sulla stessa lunghezza d'onda, ma
mi freno, perchè credo che gli elettori ci chiedano di
essere seri, di rispondere delle nostre azioni
nel merito. Come ho fatto io. Come non ha fatto, ancora una volta, Giorgio Guazzaloca.