"Intanto bisognerebbe avere un sindaco - esordisce Cazzola - In questo momento purtroppo non lo abbiamo e chi lo sostituisce ha dimostrato certamente di non essere all'altezza già dell'assessorato alla Sanità". Anzi: "Recentemente ho parlato con i massimi vertici del settore - fa sapere - e tutti hanno avuto parole molto critiche", in "modo particolare sulla scarsa competenza dimostrata in questi anni" da Paruolo.Ora, non è la prima volta che Cazzola mostra insofferenza nei miei confronti. Ai tempi della vicenda Tacopina, sulla cui credibilità io avevo espresso i miei dubbi invitando il Bologna FC ad andarci coi piedi di piombo, mi apostrofò accusandomi di avere un cognome non bolognese e sostenendo che le mie preoccupazioni potessero danneggiare la società calcistica. Sappiamo poi come andò a finire, e chi avesse ragione.
Più di recente, ha sostenuto che fosse sbagliato mettere alla sanità uno come me che non è medico. Naturalmente libero di fare le sue scelte se diventerà sindaco, ma io - che tengo al merito delle questioni - ho già avuto occasione di rispondergli che "Se Cazzola o chi per lui vuole confrontarsi sui temi di politica sanitaria, io sono a disposizione, lasciamo poi a chi ascolta il giudizio su chi ha ragione."
Naturalmente non ha risposto alla mia sfida sul merito, ed oggi mostra evidente nervosismo tornando ad attaccarmi ed alludendo ad un giudizio negativo dei "massimi vertici del settore" su di me. A parte che potrebbe leggersi il mio resoconto di mandato per farsi un'idea dei risultati che abbiamo ottenuto in questi anni, mi chiedo chi saranno mai questi massimi vertici? Non le direzioni delle aziende sanitarie, che hanno subito fatto sapere di avere su di me un parere molto diverso da quello di Cazzola. Ma allora chi sono?
Caro Cazzola, faccia i nomi, citi fatti specifici, abbia il coraggio di confrontarsi sul merito. Altrimenti viene il dubbio che lo stile Tacopina sia anche il suo.
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