mercoledì 24 settembre 2008

Il nuovo poliambulatorio Max Ivano Chersich

E' una bella giornata: vedere tanta gente contenta per il nuovo poliambulatorio inaugurato oggi in via Beroaldo è stato davvero tonificante.

All'inizio del mandato abbiamo dovuto combattere per sbloccare il progetto che si era impantato da molti anni. Riuscire a vedere il poliambulatorio aperto e operativo entro il mandato è davvero bello. E sono molti i problemi che trovano soluzione in questa nuova struttura, come i bolognesi impareranno utilizzandolo nei prossimi tempi.

Infine, il nome: il poliambulatorio è stato intitolato a Max Ivano Chersich. Non era un'autorità o una persona di fama nazionale: era un operatore sociosanitario che aveva operato a lungo nel quartiere San Donato, e che era stato apprezzato da tanti cittadini che in questo ruolo lo avevano conosciuto.

In un'epoca in cui sono i "fannulloni" a tenere banco, questa scelta, condivisa fra AUSL, Comune e Quartiere, è a suo modo un messaggio molto preciso...

1 commento:

Roberto Grendene ha detto...

BENEDIZIONI FUORI LUOGO

Per l'ennesima volta, l'inaugurazione di uno spazio pubblico, cioé di tutti e per tutti, ha previsto nel programma la benedizione, ad opera di una autorità della Chiesa Cattolica.

Questi riti religiosi in occasioni istituzionali sono semplicemente fuori luogo, come lo sono le visite pastorali e le benedizioni pasquali nei luoghi di lavoro (che si tengono ad esempio alla Provincia di Bologna, con invito spedito a tutti i dipendenti dalla Presidente Draghetti), o peggio in talune scuole statali.

Gli amministratori pubblici non possono e non debbono imporre una ideologia sulle altre, sia essa religiosa o filosofica non confessionale, riservando ad essa e ai suoi aderenti privilegi e immunità.
Ciò non significa negare lo spazio pubblico alle religioni: significa affermare che esse (od una particolare tra esse) non hanno valenza superiore ad altre concezioni del mondo. Significa rivendicare laicità concreta, ossia assenza di privilegi su base religiosa o filosofica, per un rispetto dei cittadini reale e non a parole.

Tanti cittadini, atei, agnostici, di altre religioni e della stessa religione cattolica non condividono questi atti fuori luogo organizzati dai nostri amministratori, residui di protocolli burocratici risalenti ai tempi in cui esisteva la religione di stato.
Per i riti religiosi i luoghi di culto a Bologna non mancano. E colmo dei colmi, sono assurdamente finanziati dal Comune di Bologna, che spende circa 600.000 euro l'anno per edilizia di culto.

Roberto Grendene
Coordinatore del circolo UAAR di Bologna
UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Presidenti Onorari: Laura BALBO, Carlo FLAMIGNI, Margherita HACK, Danilo MAINARDI, Piergiorgio ODIFREDDI, Pietro OMODEO, Floriano PAPI, Valerio POCAR, Emilio ROSINI, Sergio STAINO
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE (iscrizione registro nazionale n.141)