Non è semplice accettare la morte, ed è ancora più vero quando giunge come un fulmine a ciel sereno. Con Roberto ci siamo visti mercoledì scorso, all'ufficio di presidenza della conferenza territoriale socio-sanitaria. All'uscita ci siamo fermati sotto il portico di via Finelli, a parlare del lavoro da fare, di una riunione da convocare e delle ferie imminenti.
Poi, ieri, la notizia della sua improvvisa scomparsa. Cosa dire di una persona che in questi anni ho avuto modo di conoscere e di apprezzare? Davvero, mancano le parole. Perciò qui dico solo questo: addio, Roberto.
lunedì 14 luglio 2008
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