Nel carosello di impegni, che verso le feste si intensifica, ci sono alcune occasioni speciali cui cerco sempre di non mancare: sono quelle che riguardano il tema della donazione.
Negli appuntamenti coi donatori di sangue incontri soprattutto donatori, a quelli relativi alla donazione di organi incontri i riceventi. In entrambi i casi, capisci di trovarti di fronte persone che hanno ben chiaro che nella vita la dimensione del "dono" è fondamentale. Al di là degli evidenti risvolti sanitari, comunque importantissimi, in una società così segnata dall'egoismo abbiamo un grande bisogno di sintonizzarci su questa lunghezza d'onda.
Ecco perchè a distanza di tanti anni un caso come quello di Nicholas Green continua ad interpellarci, ed è stato bello nell'anno che ora va a chiudersi avergli intitolato un parco pubblico della nostra città: per ricordare a tutti noi l'importanza di essere donatori.
Anche oggi, agli auguri di Natale delle associazioni di trapiantati, si capiva che la lingua parlata dai cittadini trapiantati, dalle loro famiglie, dal personale sanitario, dai dirigenti e dai politici era la stessa, e che aveva una profonda risonanza umana che ci aiutava a comprendere il senso dell'impegno di ogni giorno. Un senso da esportare...
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