martedì 27 novembre 2007

Le mie perle bizzarre (secondo Repubblica)

Il dileggio non è mai simpatico, ma quando si basa su elementi di fatto largamente imprecisi se non falsi allora diventa insopportabile. L'articolo che mi riguarda dell'edizione bolognese di Repubblica di oggi è di questo tipo. Naturalmente so che spiegarlo ai pochi lettori del mio blog vale ben poco rispetto alle migliaia di lettori del quotidiano in questione, ma la sproporzione non cancella la verità, e la dignità non si compra a peso.

Vediamo cosa dice su di me oggi Repubblica, in un articolo che titola di "amministrazione creativa" da parte della Giunta di cui faccio parte, con in risalto "tre anni di proposte bizzarre degli assessori finite nel cestino". Secondo il quotidiano, io avrei "collezionato un buon numero" di "perle usa e getta", come "il kit antidroga destinato ai padri di famiglia che volevano fare il test ai propri figli", "la radio interattiva rivolta ai nonni magari per farli chattare con assistenti sociali e associazioni di volontariato", "la TV del comune che sarebbe dovuta finire in tutti i palazzi, così il cittadino mentre aspetta l'ascensore può avere informazioni sul traffico".


Ma veniamo al merito.

Sul kit antidroga ho risposto ad una interpellanza in consiglio comunale dicendo che rifiutavo il modello Milano, ma non mi sentivo di escludere per il futuro l'inserimento del kit nel contesto delle nuove attività svolte dai servizi sulle nuove dipendenze. Dopo che la polemica politica ha finto che il tema fosse "Bologna come Milano", abbiamo continuato ad approfondire il tema di merito (che non è il kit in sé, ma il sostegno alle famiglie di fronte alle nuove tossicodipendenze) nelle sedi tecniche, e presto vedrà la luce un nuovo servizio.

Il progetto indicato come "la radio interattiva per i nonni" è un progetto triennale 2007-2009 cofinanziato dall'Unione Europea, che sta procedendo secondo i tempi prefissati. Il fatto che sia innovativo richiede di sviluppare nuovi strumenti e per questo, come ho sempre spiegato, la sperimentazione pratica comincerà solo nel corso del 2008. Le modalità innovative con cui intendiamo mettere in rete gli anziani coinvolgendo volontariato e associazionismo, oltre ai servizi sociali e sanitari, stanno però già suscitando un significativo interesse a livello internazionale.

Il progetto degli schermi informativi da collocare in città, oltre che spiegato nel piano di comunicazione che trovate nel link qui a lato e che data maggio 2007, sta procedendo. Come ho avuto modo di spiegare in passato alla stampa, stiamo mettendo a punto un bando che prevedo faremo nella primavera del 2008 e conto di poter iniziare la sua concreta sperimentazione entro la fine del 2008. Anche su questo sto ricevendo molti segni di interesse, soprattutto a livello europeo.

Come vedete, non si tratta affatto di promesse da marinaio, nè di idee finite nel cestino. Si tratta in molti casi di progetti complessi, che come tali richiedono un tempo di sviluppo, che non ho mai nascosto. Proprio perché non sono banali, capisco che qualcuno possa provare a screditarli classificandoli come bizzarri. Ma vedremo alla fine chi avrà avuto ragione.

Bene, adesso voi sapete qualcosa che migliaia di lettori di Repubblica invece ignorano.

1 commento:

effebi ha detto...

Ma vedremo alla fine chi avrà avuto ragione

Uhm, conclusione preoccupante, se mi permette.

La mia polemica su di essa è "a spese di chi?"

Cordialità, eh?