Sul caso, sollevato dal Corriere, del parco auto largamente non a norma Euro 4 della Polizia Municipale di Bologna, sono stato interpellato ed ho risposto quanto segue.
1. Occorre un piano di ammodernamento delle auto non solo dei vigili ma di tutta l'amministrazione comunale che porti ad avere tutto il parco auto a norma.
2. Il comune obiettivo di auto circolanti in regola con le migliori norme anti-inquinamento va perseguito con la necessaria gradualità ed attenzione alle specificità dei diversi comparti. Il fatto che ci siano regole specifiche per i privati diverse da quelle per i veicoli commerciali e quelle relative ai mezzi di servizio è giusto, purchè naturalmente sia evidente che con modalità diverse si tende però ad un unico fine.
3. Alla domanda se ci sono problemi finanziari a procedere al rinnovo del parco auto ho risposto che non conosco gli importi necessari nè le disponibilità di bilancio, ma che indubbiamente è ragionevole tenere in considerazione anche questi parametri nel mettere a punto il piano di adeguamento di cui sopra.
Non so se dall'articolo dell'altro giorno si capiva bene il mio pensiero. Mi piacerebbe solo sapere se chi oggi si prende la briga di rispondermi in modo un po' sbrigativo non è davvero d'accordo su quel che ho veramente detto sul tema, e nel caso perchè...
martedì 7 agosto 2007
Le auto inquinanti dei vigili urbani
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3 commenti:
Io ho sempre avuto un pensiero generale sui mezzi a motore pubblici o quasi (voglio dire, non solo Comune, Provincia e Regione, ma anche HERA e ATC, e CO.TA.BO eccetera).
Li ho sempre divisi in due categorie: quelli riservati alle emergenze e gli altri.
Ho sempre pensato che, mezzi riservati alle emergenze a parte, sarebbe anche comodo, per dire, che tutto il parco mezzi fosse a metano: dopotutto sono mezzi che "per lavoro" sono obbligati a rifornirsi nello stesso posto (in caso di necessità, sappiamo che un mezzo a metano può procedere anche a benzina, per carità).
Ho notato che ATC fa degli esperimenti in questo senso, senza peraltro perseguire una linea chiara (non ha una regola, valuta automezzi appalto dopo appalto: ci sono quelli a metano, quelli con filtro CRT, quelli supermoderni, quelli con i monitor dentro, ...).
HERA invece si comporta tout-court da azienda: l'automezzo si cambia (con uno almeno parimenti efficiente e il cui uso sia non più costoso del vecchio) quando mantenere in esercizio l'automezzo vecchio costa più che comprarne uno nuovo (semplifico il processo decisionale, ma spero mi abbia capito).
Forse Comune &Co un pò si comportano così. Dopotutto sono solo i poveri privati col must borghese di cambiare auto ogni due anni, ovvero obbligati a farlo da decreti e leggi se vogliono continuare a circolare, dico sono solo i privati che non utilizzano automobili et similia come beni strumentali ma afferiscono ad essi un sacco di altri più o meno risibili significati simbolici.
Detto questo, entrando nel merito credo che sarebbe una cosa carina ed apprezzata continuare a cambiare mezzi del parco comunale/provinciale/regionale solamente alla bisogna (secondo una logica "aziendale" e non dilapidando fortune per sfoggiare una nuova flotta di auto ad idrogeno quando/se la vecchia funziona ancora benone).
Questo credo farebbe piacere a chi sempre si lagna per le spese del pubblico: "tranquilli, spendiamo solo quando/se ce n'è bisogno".
Contemporaneamente si potrebbe promulgare un editto (eh eh) che tracci le linee guida del piano di rinnovamento programmatico della flotta: sancire ad esempio che dal 2008 si comprino solo mezzi a metano, o ad idrogeno, o elettrici (io hic et nunc vedo il metano come unica vera alternativa praticabile, però una flotta che si rifornisce in posti prestabiliti può sperimentare qualsiasi innovazione, no? Non soffrirebbe certo del problema della distribuzione delle stazioni di rifornimento per carburanti pionieristici).
Questo credo farebbe piacere a chi sempre si lagna per il pubblico che predica/obbliga bene e razzola poi male.
Riguardo ai vigili-vigili: aimè dovrebbero rientrare nella categoria dei veicoli riservati alle emergenze. Il condizionale è d'obbligo, ma non è questa la sede per le lagne :-)
Quel che lei chiama "editto" somiglia molto a quello che io avevo chiamato "piano". Ecco, forse in più io introdurrei il tema della pianificazione: in fondo, non è difficile prevedere il ciclo di vita delle automobili (salvo imprevisti e incidenti).
Ci serve un piano che dimostri come i soldi vengano spesi con intelligenza ma anche che in un tempo prestabilito la flotta comunale risulterà adeguata alle più moderne norme anti-inquinamento.
E' un piacere trovarsi d'accordo.
Buon ferragosto
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