La pubblicazione a puntate sui giornali delle intercettazioni telefoniche relative all'inchiesta sul S. Orsola mi spinge ad alcune considerazioni.
Emerge un aspetto assolutamente preoccupante e di rilevanza penale, soprattutto per la salute dei cittadini, di asservimento nelle prescrizioni farmacologiche a logiche di scambio con ditte farmaceutiche. Al di là dell'inchiesta giudiziaria, su questo punto dobbiamo assumere provvedimenti che assicurino una vigilanza più alta, anche a livello locale.
Vi è poi uno spaccato relativo a concorsi universitari, anche questo penalmente rilevante, e anche qui l'inchiesta farà il suo corso, come giusto. Però sarebbe ipocrita non cogliere che questo è uno dei tanti segnali che emergono in tutta Italia sulla degenerazione dei concorsi universitari. E che quindi occorre in intervento legislativo che modifichi norme evidentemente inadeguate, promuovendo una meritocrazia capace di premiare chi vale e di retrocedere chi opera male.
L'ultimo aspetto riguarda brani di intercettazioni relativi a nomine di direttori generali delle aziende sanitarie, di competenza delle istituzioni. Qui nessuno individua aspetti penali, ma è evidente che mettere tutto nello stesso calderone ha come risultato quello di conferire anche a questo aspetto una luce quantomeno moralmente riprovevole.
Pochi hanno infatti la pazienza di entrare nel merito, verificare per intero le linee di condotta, guardare alla sostanza delle scelte. E' quindi sufficiente che il proprio nome sia coinvolto in una conversazione per gettare ombre.
Emerge un aspetto assolutamente preoccupante e di rilevanza penale, soprattutto per la salute dei cittadini, di asservimento nelle prescrizioni farmacologiche a logiche di scambio con ditte farmaceutiche. Al di là dell'inchiesta giudiziaria, su questo punto dobbiamo assumere provvedimenti che assicurino una vigilanza più alta, anche a livello locale.
Vi è poi uno spaccato relativo a concorsi universitari, anche questo penalmente rilevante, e anche qui l'inchiesta farà il suo corso, come giusto. Però sarebbe ipocrita non cogliere che questo è uno dei tanti segnali che emergono in tutta Italia sulla degenerazione dei concorsi universitari. E che quindi occorre in intervento legislativo che modifichi norme evidentemente inadeguate, promuovendo una meritocrazia capace di premiare chi vale e di retrocedere chi opera male.
L'ultimo aspetto riguarda brani di intercettazioni relativi a nomine di direttori generali delle aziende sanitarie, di competenza delle istituzioni. Qui nessuno individua aspetti penali, ma è evidente che mettere tutto nello stesso calderone ha come risultato quello di conferire anche a questo aspetto una luce quantomeno moralmente riprovevole.
Pochi hanno infatti la pazienza di entrare nel merito, verificare per intero le linee di condotta, guardare alla sostanza delle scelte. E' quindi sufficiente che il proprio nome sia coinvolto in una conversazione per gettare ombre.
Su questo aspetto credo che ci voglia il coraggio di essere molto chiari, e di rivendicare fino in fondo la piena legittimità per chi rappresenta le istituzioni a contribuire alla costruzione delle decisioni. Naturalmente con alcune avvertenze.
Primo, come già ricordato dal Sindaco, occorre avere rispetto dei ruoli. La Regione nomina i direttori generali (nel caso del S. Orsola di concerto con l'Università). Comune e Provincia guidano la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria (che rappresenta gli Enti locali nei confronti delle aziende sanitarie ai sensi della LR 29/2004, tra l'altro esprimendo parere sulla nomina del Direttore dell'AUSL e sulla conferma dei direttori generali delle aziende, votando i bilanci e così via) e quindi è del tutto naturale che la loro opinione venga sentita dalla Regione sulla decisione da assumere.
Secondo, è fondamentale che le scelte siano orientate a mettere la persona migliore a svolgere la funzione data, perché il merito resta fondamentale (anche se pochi paiono ricordarlo). In questo senso occorre anche sapere dire dei no e non soltanto dei sì, mi pare evidente.
Terzo, qui stiamo parlando di persone. Se in Consiglio Comunale quando si parla di persone viene segretata la seduta, francamente non si capisce perché possa essere considerato normale o addirittura giusto che frasi espresse in colloqui riservati nel contesto di valutazioni inerenti persone debbano finire sui giornali anche quando non hanno nulla a che vedere con il merito dell'inchiesta penale.
Non credo sia giusto. Io non solo rivendico con forza la correttezza del mio operato ma chiedo che venga rispettata la riservatezza di cose dette in un contesto che non solo non ha alcuna rilevanza penale, ma che è proprio dell'esercizio della funzione istituzionale che mi compete. E' chiedere troppo?
Primo, come già ricordato dal Sindaco, occorre avere rispetto dei ruoli. La Regione nomina i direttori generali (nel caso del S. Orsola di concerto con l'Università). Comune e Provincia guidano la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria (che rappresenta gli Enti locali nei confronti delle aziende sanitarie ai sensi della LR 29/2004, tra l'altro esprimendo parere sulla nomina del Direttore dell'AUSL e sulla conferma dei direttori generali delle aziende, votando i bilanci e così via) e quindi è del tutto naturale che la loro opinione venga sentita dalla Regione sulla decisione da assumere.
Secondo, è fondamentale che le scelte siano orientate a mettere la persona migliore a svolgere la funzione data, perché il merito resta fondamentale (anche se pochi paiono ricordarlo). In questo senso occorre anche sapere dire dei no e non soltanto dei sì, mi pare evidente.
Terzo, qui stiamo parlando di persone. Se in Consiglio Comunale quando si parla di persone viene segretata la seduta, francamente non si capisce perché possa essere considerato normale o addirittura giusto che frasi espresse in colloqui riservati nel contesto di valutazioni inerenti persone debbano finire sui giornali anche quando non hanno nulla a che vedere con il merito dell'inchiesta penale.
Non credo sia giusto. Io non solo rivendico con forza la correttezza del mio operato ma chiedo che venga rispettata la riservatezza di cose dette in un contesto che non solo non ha alcuna rilevanza penale, ma che è proprio dell'esercizio della funzione istituzionale che mi compete. E' chiedere troppo?
1 commento:
lei è davvero un bravo ragazzo, dico sul serio
per questo le chiedo se oltre alla frase:
"Emerge un aspetto assolutamente preoccupante e di rilevanza penale, soprattutto per la salute dei cittadini, di asservimento nelle prescrizioni farmacologiche a logiche di scambio con ditte farmaceutiche. Al di là dell'inchiesta giudiziaria, su questo punto dobbiamo assumere provvedimenti che assicurino una vigilanza più alta, anche a livello locale."
....non le viene, a lei e ai suoi colleghi, il simpatico pensiero di -cacciare- chi ha commesso reati, peraltro odiosetti?
dov'erano i vostri partiti mentre questo sistema prosperava per anni?
di che provvedimenti di vigilanza parla?
mazzetta
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