Tempo fa ero andato a visitare il reparto psichiatrico collocato presso l'ospedale Malpighi, o per dirlo in sigla, il SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) Malpighi. Con un certo eufemismo, diciamo che era evidente che il reparto richiedesse una manutenzione straordinaria, e lo sconforto del primario, il dr. Boncompagni, rapidamente divenne anche il mio. Collocato all'interno dell'Azienda Ospedaliera ma gestito dall'AUSL, frequentato dai pazienti della salute mentale ma non dal pubblico in senso ampio, il reparto correva il rischio di essere continuamente messo in fondo alle priorità. E invece, c'era davvero bisogno di intervenire.
Ieri, alla inaugurazione del risultato di lavori brillantemente eseguiti in pochi mesi, ho potuto spostare una voce del mio elenco mentale delle cose importanti da fare a quello delle cose già fatte. Per me vuol dire molto.
Lasciamo invece perdere la sproporzione fra gli allarmi di alcuni mesi fa, quando il reparto fu spostato a Villa Olimpia per consentire i lavori di ristrutturazione (con titoli che evocavano scontri, scavalcamento dei sindacati, sospetti di operazioni finanziarie e via dicendo) e i pochi centimetri quadrati dedicati sui giornali di oggi alla notizia che invece tutto è andato bene ed i pazienti hanno ora a disposizione un ambiente nuovo e molto ben attrezzato. Lasciamo perdere. Per fortuna che, almeno nella civetta del Comune, la notizia è visibile...
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