mercoledì 10 ottobre 2012

Perchè sostengo Matteo Renzi

In breve: mi convince l'impostazione del programma, credo ci sia un forte bisogno di cambiamento, penso che una sua vittoria farebbe bene all'Italia, alla politica e al PD.
Il programma mi convince. 
Se la destra serve solo a difendere i privilegi e le furberie e la sinistra si limita a difendere i diritti dei più deboli, il risultato - al di là delle migliori intenzioni - è una conservazione che diventa immobilità. Se ci guardiamo indietro, non possiamo non vedere la mancanza di riforme alla base della crisi profonda che ci investe. La vocazione del PD è quella di partito riformista e plurale, capace di interpretare la modernità in una chiave di equità, solidarietà e merito. Se non siamo finora riusciti ad essere pienamente all'altezza della sfida, mi spaventa che ci sia nel PD chi propone ricette che ci farebbero sostanzialmente tornare indietro. Il programma di Matteo Renzi mi pare in grado di rilanciare con la forza ed il coraggio necessari il progetto riformista del PD, coniugando equità e innovazione, solidarietà e merito.
C'è un enorme bisogno di cambiamento.
Gli italiani sono stanchi e chiedono di voltare pagina rispetto alla stagione politica che ha portato il nostro paese nella situazione di oggi. Per quanto le colpe di Berlusconi e di chi ha (s)governato con lui siano enormemente maggiori di quelle dei leader del centrosinistra, è evidente che qualcosa non ha funzionato al meglio neanche nel nostro campo: per questo il cambiamento è chiesto a tutti, e sarebbe un errore imperdonabile non accorgersene. Alcuni nostri leader storici dovrebbero riflettere di più sul perché una proposta tutto sommato banale come quella di applicare finalmente a tutti il limite statutario dei tre mandati parlamentari sia diventata una specie di slogan rivoluzionario. Ricordate l'urlo di Nanni Moretti ("con questi dirigenti non vinceremo mai") in Piazza Navona? Sono passati 10 anni, e gli elettori sono più stanchi e più arrabbiati. Non nascondiamocelo, tanti di loro non sono indecisi fra Renzi e Bersani, ma fra Renzi e Grillo.
Se Matteo Renzi vince le primarie è un bene.
Non credo per nulla agli scenari di disgregazione paventati da qualcuno in caso di vittoria di Renzi alle primarie, e penso sia scorretto evocarli. Sono convinto che il PD non imploderebbe affatto, anzi sarebbe salutare che anche alle primarie nazionali per una volta non prevalesse il candidato favorito e più sostenuto dagli apparati. A livello locale è già successo in varie occasioni, per diversi candidati che poi sono diventati sindaci vincendo bene sfide elettorali impegnative; viceversa in altri casi i candidati d'apparato che hanno vinto le primarie sono poi naufragati alle elezioni. Io penso che una vittoria di Renzi alle primarie innescherebbe una serie di avvenimenti a catena utili all'Italia, alla politica e al PD: dimostrerebbe che le primarie sono vere e aperte, il sostegno del PD alla sua candidatura dimostrerebbe che la democrazia è il nostro DNA, gli italiani riconoscerebbero la portata della novità e la premierebbero alle elezioni, compresi tanti elettori che altrimenti sarebbero tentati da Grillo, dall'astensione o da altre proposte politiche. Alla fine, i più contenti sarebbero i volontari delle Feste dell'Unità e i tanti militanti di base che hanno sempre lavorato sodo senza raccogliere particolari soddisfazioni specie ultimamente. Le altre forze politiche sarebbero costrette ad innovare anch'esse, per non sparire dalla scena. E l'Italia si aprirebbe ad un cambiamento profondo, che data la situazione mi pare una sfida non più rinviabile.
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Aggiungo infine che ho stima di Pierluigi Bersani e di tanti suoi sostenitori, e ovviamente lo sosterrò se sarà lui a prevalere, come chiunque altro dovesse vincere le primarie. Sia Renzi che Bersani che gli altri possibili candidati alle primarie hanno avuto già occasioni in cui hanno dimostrato valore, capacità e consenso. E a Bersani va riconosciuta generosità per aver accettato la sfida delle primarie. Insomma, non credo siano le qualità personali l'argomento del contendere.
Come è evidente, il mio è un ragionamento politico: visto che le primarie servono per selezionare il miglior candidato da presentare le elezioni ed io penso che questo candidato sia oggi Matteo Renzi, ritengo mio dovere sostenerlo con serietà e serenità. Forse non è la scelta più comoda, ma non è la comodità che deve guidare le scelte, come penso di aver già dimostrato anche in passato...

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