Il tramonto delle ideologie del novecento ha portato diversi effetti positivi, abbattendo vecchi steccati e rilassando i toni del confronto. Forse però non bisogna esagerare, altrimenti di questo passo arriveremo alla depoliticizzazione della politica.
Giorgio Guazzaloca ha già chiarito che non ci saranno liste di partito a sostenerlo, glissando sul fatto che come in passato la sua lista "civica" si porterà nella pancia tutta l'UDC.
Adesso impariamo che oltre al PDL c'è anche una lista "di sinistra" a supporto di Alfredo Cazzola, e il candidato annuncia che altre seguiranno.
Segnali di innovazione rispetto agli schemi del passato? Se così fosse, dovrebbe però essere espressa con grande chiarezza la posizione politica dei candidati. Magari in termini nuovi, ma espressa.
Invece finora si sono sentiti solo generici riferimenti all'amore per la città, alla competenza, all'efficacia organizzativa e ad un elenco di qualità che in realtà chiunque si candida dovrebbe avere: magare senza parlarne ma dimostrandole coi fatti.
Ergo, è solo cortina fumogena.
In attesa che questi candidati si sentano in dovere di definire la propria posizione politica senza ambiguità, pronostico un grande futuro per gli inclini al trasformismo, anche in prospettiva nazionale. In particolare pare ci sia un grande potenziale per una futura lista "Comunisti per Berlusconi". Suvvia, che ci vuole? Di questo passo...
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