martedì 23 ottobre 2007

Problemi di comunicazione?

Mi fanno un po' sorridere i meccanismi automatici che si annidano nel dibattito politico e si ripetono con una certa periodica cadenza. Uno di questi è il tormentone sulla comunicazione.
Vediamo come funziona. Se porti in Giunta un piano sulla comunicazione e provi a dire che occorre un salto di qualità nella comunicazione fra amministrazione e cittadini, ti becchi al volo uno o più editoriali che nella sostanza dicono: pensate a governare, che la comunicazione viene da sè. Manco si parlasse di propaganda...

Megafono Poi esce qualche sondaggio che fa discutere, e magari qualcuno argomenta che si fanno un sacco di cose ma che i cittadini non le conoscono, ed ecco che il problema diventa di comunicazione. Vista nei due sensi: come colpa di non comunicare abbastanza, oppure come scusa dietro cui nascondersi.

Io semplicemente penso che Bologna, come tutte le grandi città e non solo, sia chiamata ad una decisa evoluzione del rapporto comunicativo fra l'amministrazione e i cittadini. Perchè la comunicazione è una parte del lavoro di amministrazione, non un di più per raccontare il resto. Perchè sono disponibili nuovi strumenti e nuove tecnologie per impostare un rapporto nuovo. Perchè occorre riconoscere che i giornali inseguono il dibattito politico - per usare un eufemismo - più che l'informazione in senso stretto. Perchè in ogni caso la personalizzazione, la localizzazione geografica, il livello possibile di partecipazione impostabili coi nuovi strumenti non sono comunque raggiungibili con mezzi tradizionali.

Questo è il senso e l'ispirazione del piano di comunicazione che la Giunta ha approvato nella scorsa primavera. Alcune azioni previste nel piano sono state finanziate e sono partite. Altre sono partite cercando altrove la fonte di finanziamento. Altre ancora sono in attesa di copertura finanziaria, e speriamo nel bilancio 2008.

Quindi altro che sondaggi, altro che polemiche di giornata, altro che argomenti del solito dibattito col fiato corto, un po' provinciale e chiuso dentro le mura. Fuori, il mondo sta cambiando e ci chiama ad un impegno per stare al passo. E' una sfida per tutti, anche per Bologna. In questo senso sì, abbiamo problemi di comunicazione...

6 commenti:

Unknown ha detto...

Apprendo che la redazione web tornerà presso il comune. Speriamo che questa novità possa realmente giovare (ne dubito fortemente).

Purtroppo, come le avevo pronosticato, troverà molto difficile realizzare i suoi propositi senza "mandare a casa" certi personaggi che le stanno vicino.

Troverà difficile difendersi dagli amici degli amici, dagli amici di altri assessori e dal solito malcostume italiano: premiare l'incompetenza.

In ogni modo tenga duro! Sulla battaglia per una migliore comunicazione la gente perbene è con lei.

Unknown ha detto...

Chido scusa, torno ancora sull'argomento.
Mi chiedo soltanto se una persona (gli addetti ai lavori sanno a chi mi riferisco) così possa essere in grado di portare a termine dei progetti di comunicazione finanziati con soldi pubblici.
Cito da una sua intervista: ..non sempre l'obiettivo di progetti di innovazione è immediatamente l'utente: a volte si producono cose per vedere come e se "funzionano" sul campo (tecnicamente, organizzativamete, socialmente....), poi magari, dopo test e verifiche, si abbandona la strada intrapresa. ..
e ancora: ....Molte attività si intraprendono senza aspettare che vi siano tutte le condizioni ideali per cominciare: si inizia, poi si vede in corso d'opera come affinare tecnologia, metodologia, comunicazione, ecc.

Scandaloso...

gpar ha detto...

Mi dispiace, ma non posso accettare osservazioni basate su un mix di messaggi più o meno cifrati, indiscrezioni più o meno fondate, giudizi più o meno offensivi su persone più o meno identificate, citazioni più o meno avulse dal contesto e così via.
Se ci sono delle osservazioni da fare, si stia al merito in modo chiaro e trasparente. E, se possibile, con uno stile costruttivo.
Così, invece, non si arriva da nessuna parte.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
gpar ha detto...

Mi spiace aver dovuto rimuovere il commento di "carlo" che precedeva, ma non posso consentire che vengano riportate, sia pure solo come commenti, affermazioni potenzialmente diffamatorie nei confronti di terze persone.

Invece, alle domande contenute nella prima parte del commento di "carlo", prossimamente mi riprometto di dare le risposte di merito.

Rizomagosophicus ha detto...

... a proposito di informazione e comunicazione... Recentemente Sergio Maistrello, noto blogger e giornalista esperto di ICT e culture digitali, partecipando a Firenze ad un convegno dai toni molto informali su Web 2.0 e pubbliche amministrazioni, non ha esitato a rilevare un sano entusiasmo per questi innovativi strumenti di dialogo, che oggi rappresentano una delle frontiere più mature della Rete per ciò che concerne l'accesso alla pubblicazione e condivisione di contenuti da parte di semplici utenti, interlocutori istituzionali, economici, culturali, ecc... Maistrello racconta qui http://www.sergiomaistrello.it/2007/11/13/ci-vediamo-in-piazza-telematica/
com'è andata. Suggerisco anche la lettura (che per me è stata assai illuminante) di questi due agili saggi, in cui vengono efficacemente delineati gli orizzonti teorici e applicativi della comunicazione all'interno della "società digitale". Ecco i links:
http://www.sergiomaistrello.it/libri/lpadr
http://www.nimmagazine.it/?q=node/298

Stefano Borgognoni