venerdì 30 settembre 2016

News del 30 settembre 2016

20160930newsCari tutti, andiamo verso l'autunno e – come ogni fine mese – è il momento del consueto aggiornamento con cui cerco di rendervi conto del mio lavoro e di condividere qualche idea. Ogni volta qualcuno di voi mi risponde sottoponendomi quesiti e problemi, e anche di questa continua interazione voglio ringraziarvi.

Obbligatorietà dei vaccini

Nei giorni scorsi ho presieduto un'interessante udienza conoscitiva, in cui abbiamo approfondito il tema dell'obbligatorietà dei vaccini, ascoltando i pareri di esperti e genitori. Fa discutere infatti il progetto di legge sui servizi educativi per la prima infanzia, che tra l'altro introduce l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione ai nidi. Quasi tutti gli intervenuti hanno salutato con favore la norma, ma è indubbio che il numero crescente di genitori che rifiutano le vaccinazioni è un dato che deve farci riflettere. Oggi disponiamo di molte più informazioni che in passato, ed è paradossale che possano diffondersi convinzioni contrarie ad ogni evidenza scientifica: quello dei vaccini è peraltro solo uno degli esempi possibili. Inoltre, è chiaro che non si può proteggere la popolazione dalle epidemie lasciando ognuno libero di fare scelte individuali sui vaccini. Anche questo confronto fra interesse collettivo e autonomia individuale è esemplificativo del dilagare dell'individualismo a scapito del bene della comunità. E come si schierano le forze politiche? Insomma, la questione vaccini è importante in sè ma è anche termometro di un problema culturale (e politico) più ampio. Anche per questo vale la pena seguirla.

La Regione nella Rete Città Sane dell'OMS

Tutte le decisioni politiche dovrebbero mirare alla costruzione di luoghi in cui le persone possano vivere bene, e stare bene certo significa essere in salute ma anche qualità di vita. Per questo motivo da tempo l'Organizzazione Mondiale della Sanità promuove l'idea che le città debbano svilupparsi come luoghi sani nel senso pieno del termine, e che l'obiettivo della salute e del benessere debba essere centrale per ogni scelta amministrativa e politica: la Rete delle Città Sane dell'OMS è nata a sostegno di questa svolta culturale. È una realtà che conosco bene, avendola servita come presidente per 6 anni (2004-2010) e sono contento di salutare l'adesione della Regione alla Rete, deliberata con una legge nei giorni scorsi. Una sintesi del mio intervento in aula è in questo post.

Sostegno alle piccole imprese per la rimozione dell'amianto

Incentivare gli interventi volontari di rimozione e smaltimento del cemento-amianto da parte delle aziende, incluse le piccole imprese, e sostenere la qualificazione ambientale dei luoghi di lavoro: in questa direzione dovranno andare i prossimi bandi, a seguito della risoluzione da me presentata ed approvata nei giorni scorsi in aula, che porterà ad abbassare il costo minimo ammissibile per incentivare la massima partecipazione delle imprese, comprese le più piccole. Maggiori dettagli in questo post.

Brevi dalla Regione

Il Testo unico sulla legalità procede verso la discussione in aula: molto interessante l'udienza conoscitiva che ho presieduto. Tra le novità del progetto di legge, il contrasto ai fenomeni di più recente infiltrazione mafiosa in settori come il commercio, il gioco e l'agroalimentare e l'assistenza alle vittime degli strozzini e del racket, il tutoraggio per le imprese sequestrate e la nascita di un osservatorio sulla criminalità.

Lo sforzo costante per la crescita dell'occupazione – che ha portato nei mesi scorsi alla stipula del patto per il lavoro – sta ottenendo significativi risultati. Nei giorni scorsi ho rappresentato l'Assemblea Legislativa all'inaugurazione dell'impianto produttivo della Philip Morris International a Valsamoggia, alla presenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Ho avuto il compito di rappresentare la Regione all'evento organizzato all'Istituto Ortopedico Rizzoli in ricordo del professor Manzoli, per ricordare un docente che aveva a cuore la ricerca, un uomo delle istituzioni sanitarie dedito al suo lavoro, una persona che – pur esercitando un significativo potere – aveva nella sincera curiosità verso chi incontrava un suo tratto distintivo. È stata anche un'occasione per parlare del futuro dell'Istituto Rizzoli, in una prospettiva di conferma e crescita dell'eccellenza: il premio conferito a un giovane ricercatore è utile anzitutto a ricordarcelo.

In settembre ho partecipato alla festa di Piccoli Grandi Cuori: un bell'esempio di collaborazione fra volontari, famiglie, professionisti sanitari per offrire un servizio migliore (e anche qualcosa di più di un servizio) a bambini con gravi cardiopatie e ai loro familiari. Una ricchezza da riconoscere e valorizzare, oltre che uno sprone per noi decisori pubblici a fare sempre di più e meglio.

Provvedimenti regionali e notizie

Defr: approvato il Documento di economia e finanza regionale 2017. Patto di solidarietà territoriale: oltre 54 milioni per i Comuni. Mobilità: dal 3 ottobre via alla Portomaggiore-Dogato. Nidi: contributo di 500 mila euro ai Comuni per abbassare le rette. Fusioni: passo avanti nell'iter per la fusione di Caminata, Nibbiano e Pecorara (Pc). Fattorie didattiche: online appuntamenti e attività. Tartufi: nuove norme per valorizzare il patrimonio regionale. Boschi: chiuso il primo bando regionale, 46 progetti finanziati per 5,5 milioni. Accordo sanità: assunzioni e stabilizzazioni per oltre 1.000 persone, fondo per cure dentali per i giovani. Cinema: ecco Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, primo film finanziato dalla legge regionale sul cinema. Sociale: inaugurata a Modena la nuova sede dell'ENS (Ente nazionale per l'assistenza e la protezione dei sordi). Giovani creativi: 240 mila euro per corsi finalizzati all'inserimento nel mondo lavorativo e al supporto della giovane imprenditoria. Salute mentale: 38 milioni di euro ai territori. Teatro in carcere: esteso fino al 2019 un protocollo per lo sviluppo di attività dedicate a detenuti ex carcerati e giovani sottoposti a provvedimenti di giustizia. Partecipazione: approvata la graduatoria del bando 2016. Lavoro: 46mila occupati in più nei primi sei mesi dell'anno, la disoccupazione scende al 7,5%. Scuola: inaugurati due edifici scolastici a Bondeno (Fe) e Fabbrico (Re) realizzati dopo il sisma del 2012. Treni: nuovo Etr 350 Stadler sulla Bologna-Vignola. Centro meteo europeo (Ecmwf): Bologna candidata italiana per la sede dell'Ecmwf, il Data center sorgerebbe al Tecnopolo. Salute: via libera ai nuovi Lea (vaccinazioni, endometriosi, autismo, cure palliative, medicina nucleare). Cinema e scuola: gli studenti dell'Emilia-Romagna vanno al cinema con Agiscuola, il progetto sostenuto dalla Regione. Trasporto pubblico: aggiudicata gara regionale per i primi 177 autobus. Alloggi Erp: 6,2 milioni di euro per ristrutturare oltre 400 alloggi. Welfare: domande ai Comuni per il Sostegno per l'inclusione attiva, fino a 400 euro per nucleo familiare. Servizi educativi: oltre 11,6 milioni di euro di contributi. Lavoro: oltre 3,2 milioni ai territori per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Adeguamento antisismico: oltre 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza di case e stabilimenti produttivi in 11 comuni delle province di Bologna, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, domande fino al 31 ottobre. Imprese: 2 milioni per professionisti, lavoratori autonomi e microimprese. Pace: fino al 31 ottobre mostra fotografica sui movimenti per la pace di Luciano Nadalini (foto).

Riforma costituzionale: un Sì per cambiare le cose

Il 4 dicembre saremo chiamati a votare sul referendum costituzionale. Proviamo ad affrontare il merito della riforma senza lasciarci fuorviare dalle esagerazioni e dagli insulti che purtroppo stanno invadendo le bacheche virtuali e non solo. Stando al merito, si comprende come la riforma provi a semplificare alcuni aspetti del funzionamento delle istituzioni. L'obiettivo è una maggiore governabilità: chi pensa che sia un bene perché spera che le cose possano cambiare (in meglio) vota sì, chi ha paura che sia un male perché teme che le cose possano cambiare (in peggio) vota no. Pensateci, e vedrete che al di là dei pregi e difetti del testo (si poteva fare di meglio, d'accordo, ma è comunque un passo avanti rispetto alla palude) la questione è tutta qui. Siccome sono convinto che un cambiamento sia oltremodo necessario io voto sì. Ne riparleremo, ma intanto per chi ha voglia di attivarsi segnalo il coordinamento nazionale e il comitato di cui faccio parte, che è PerDavveroSì.

Continuate a seguirmi sul mio sito e sulla pagina facebook.
Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe

News del 30 settembre 2016
Giuseppe Paruolo

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giovedì 29 settembre 2016

La Regione nella Rete Città Sane

cittasaneL'Organizzazione Mondiale della Sanità è impegnata su tutti i temi relativi alla salute. È il primo riferimento quando si diffonde un'epidemia o sorge un'emergenza di tipo sanitario su scala internazionale, ma è attiva, da anni, anche sui temi relativi alla prevenzione, agli stili di vita e di sane abitudini tese a evitare le malattie. In questi ambiti, la miglior risposta è una politica che sappia prevedere, nel momento in cui compie le sue scelte, quali conseguenze queste determineranno sul benessere e sulla salute della popolazione.

La Rete Italiana Città Sane negli anni ha contribuito a far prendere coscienza agli amministratori ed ai tecnici dei vari Comuni, dell'importanza di questo tipo di approccio. Il Comune di Bologna ha avuto la presidenza della Rete a livello nazionale dal 2004 al 2010 [nella mia persona], poi la presidenza è passata al Comune di Modena. Ne è nata una collaborazione, non soltanto a livello politico ma anche fra i tecnici dei due Comuni, che ha dato vita ad un nucleo importante di competenze che si è andato positivamente irrobustendo anche nella collaborazione con altre città italiane.

Qual è il senso dell'adesione della Regione alla Rete? Intanto è importante che ci sia una convergenza dei vari livelli istituzionali degli Enti Locali su un progetto che li veda impegnati, ovviamente con competenze diverse, per perseguire lo stesso obiettivo. La decisione della Regione di aderire alla Rete Città Sane potrà essere propedeutica all'ampliamento dei livelli di collaborazione sui temi della prevenzione. Non a caso, in Assemblea Legislativa è attivo un intergruppo tra diverse forze politiche che sta ragionando su nuove proposte legislative in materia di prevenzione. Penso vada quindi colta l'opportunità dell'allargamento di tale gruppo di lavoro ai rappresentanti della Rete Città Sane. Inoltre, con l'adesione della Regione, anche città e comunità "minori" – ma solo dal punto di vista delle dimensioni – potranno portare un contributo importante.

In definitiva, il concetto su cui insiste l'OMS, e su cui tutti dovremmo sintonizzarci, è che stare bene non vuol dire semplicemente non essere malati, ma essere messi nelle condizioni di potersi esprimere al meglio. L'assenza di malattia è certamente una condizione auspicabile, ma non è detto che sia di per sé sufficiente a garantire la migliore qualità della vita.

Come sapete, da anni l'OMS spinge, anche attraverso le reti delle Città Sane, sul fatto che si possano fare sperimentazioni valutando non solo l'impatto ambientale, diventato uno dei requisiti richiesti per legge per costruire una grande opera, ma anche l'impatto sulla salute delle persone, come aspetto da studiare prima di prendere delle decisioni. Per tutte queste considerazioni saluto in modo molto positivo l'adesione della Regione alla Rete. L'impegno e la collaborazione con gli Enti Locali del nostro territorio, e non solo, potranno aiutarci a fare di più e meglio in termini di salute, prevenzione e promozione dell'idea di un ben vivere.

[Sintesi del mio intervento in Assemblea Legislativa del 27 settembre 2016]

La Regione nella Rete Città Sane
Giuseppe Paruolo

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giovedì 15 settembre 2016

Anche le piccole imprese vanno sostenute nella rimozione dell’amianto

amiantoIncentivare gli interventi volontari di rimozione e smaltimento del cemento-amianto da parte delle aziende, incluse le piccole imprese, e sostenere la qualificazione ambientale dei luoghi di lavoro: in questa direzione dovranno andare i prossimi bandi, a seguito della risoluzione da me presentata ed approvata nei giorni scorsi in aula.

La nostra Regione aveva già intrapreso questo percorso con il Piano di Azione Ambientale del 2011 e con l'approvazione nel 2015 del bando per la concessione di ecoincentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti in cemento-amianto. In questo bando i progetti dovevano avere un costo complessivo ammissibile non inferiore a € 50.000 (limite minimo su cui applicare le percentuali di contribuzione).

Con la risoluzione che abbiamo approvato facciamo un passo in avanti: nei prossimi bandi si dovrà abbassare il costo minimo ammissibile per incentivare la massima partecipazione delle imprese, comprese le più piccole. In tal senso, la Giunta potrà predisporre finanziamenti dedicati alle microimprese, valutare strumenti di preferenza che favoriscano la rimozione dell'amianto nelle aree urbane, valutare gli interventi in grado di premiare i progetti che producono effetti moltiplicativi, come, ad esempio, la contemporanea installazione di impianti fotovoltaici.

In questo modo intendiamo garantire ed ampliare l'accesso ai finanziamenti anche alle imprese di piccole dimensioni, aumentando il più possibile le opportunità di incentivazione di interventi di rimozione e smaltimento dell'amianto.

Anche le piccole imprese vanno sostenute nella rimozione dell'amianto
Giuseppe Paruolo

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martedì 13 settembre 2016

Ancora sul People Mover

Oggi esce su Repubblica una mia breve intervista sul People Mover. Siccome la sintesi giornalistica giocoforza riassume alcuni ragionamenti, ne fornisco qui di seguito una versione più estesa e completa.

peoplemoverParuolo, l'assessore Irene Priolo ha definito il People Mover un'opera "problematica". E anche voi consiglieri Pd in Regione avete approvato un anno fa un odg che chiedeva al comune di verificare la piena ideoneità qualitativa e quantitativa della tecnologia usata. Ci sono secondo lei delle ctiticità su tale tecnologia? Avete delle perplessità?
Il People Mover è certamente un'opera tormentata, visto che il bando che ne consentiva la realizzazione risale a diversi anni fa e invece di essere già operativo i cantieri sono appena partiti. Nel frattempo è mutata la composizione della società di gestione con l'ingresso di una componente pubblica a mio avviso del tutto inopportuno, visto che si trattava di un bando in project financing ed era giusto che il rischio di impresa restasse completamente a carico dei proponenti. Preso atto di tutto ciò e visto che erano già trascorsi anni, un anno fa abbiamo approvato un odg in Regione per due motivi: mettere in chiaro che deve andare avanti anche il collegamento via SFM con la costruzione della fermata aeroporto, e chiedere che il Comune facesse tutte le verifiche per assicurarsi che la soluzione tecnologica fosse ad oggi adeguata.
La Intamin, azienda svizzerà che produrrå il mezzo, è specializzata in montagne russe. Questo vi preoccupa ai fini della manutenzione del mezzo? Per questo secondo lei l'assessore Priolo ha chiesto gli uffici comunali un dossier sui costi di manutenzione? Sarebbe possibile cambiare oggi la tecnologia, come è avvenuto per il Civis, che è stato sostituito in corsa dal Crealis?
Anche l'idea migliore, se mal realizzata, finisce per dare cattivi risultati, e non nascondo che la scelta della tecnologia del PM non sia di per sè talmente convincente da fugare ogni dubbio. Immagino che non si possa cambiare in corsa il tipo di navetta, così almeno ci è stato sempre ripetuto, anche se quello del Civis è un ricordo che ancora fa male. Per anni infatti ci ripeterono che non era possibile fare alcuna modifica alla scelta del Civis perché non vi era alcun appiglio per farlo, salvo poi scoprire anni dopo che il mezzo non era nemmeno omologabile. Il sindaco Merola ha il merito di aver rimediato con il Crealis, ma per essere pienamente credibili dovremmo spiegare come ciò sia potuto accadere e che ne siano individuate le responsabilità.
Tornando al People Mover, soprattutto se non si può intervenire sulla tecnologia, è cruciale comprendere modalità e costi della manutenzione, quindi bene ha fatto l'assessora Priolo a decidere un approfondimento. In fondo, è il modo giusto per rispondere finalmente nel merito anche alla sollecitazione del nostro odg di un anno fa. Peraltro, se il tempo medio previsto fra due guasti è di 107 ore, come è stato scritto, un approfondimento mi pare oltremodo necessario.
Lei pensa che il Comune, che oggi ha un nuovo assessore alla mobilità che ha sottolineato le criticità del mezzo, stia valutando l'ipotesi di una riflessione sulla tecnologia usata? È una riflessione che, se possibile, lei auspicherebbe?
Nell'ultimo anno e mezzo, grazie alla collaborazione fra Regione e Comune/Città metropolitana, sul fronte della mobilità sono stati sciolti nodi cruciali e avviati lavori importanti. Il Passante di mezzo ci mette nelle condizioni di dare una soluzione credibile e in tempi ravvicinati ai problemi di mobilità del nodo bolognese che erano stati lasciati incancrenire coltivando per anni l'illusione del Passante Nord; e se lavoreremo bene la soluzione porterà anche benefici ambientali ai quartieri attraversati dalla tangenziale. Stiamo finalmente riprendendo in mano l'ipotesi del raddoppio della linea Bologna-Portomaggiore, cresce l'impegno sullo sviluppo dell'SFM. La Regione sta facendo cose davvero egregie sul trasporto ferroviario, dal canto suo il Comune di Bologna ha ripreso in mano l'ipotesi di linee di tram. Sono battaglie su cui mi sono speso da anni, e sono contento di registrare oggi svolte importanti, di cui rendo merito agli amministratori che ci stanno lavorando. Ecco, se riuscissimo anche a fugare i dubbi sul People Mover e a essere certi che quando diventerà operativo possa essere pienamente funzionale ed efficiente, sarebbe davvero una bella cosa. In questo senso ben vengano ulteriori riflessioni, finché siamo ancora in tempo.

20160913rep_paruolo_people_mover

Ancora sul People Mover
Giuseppe Paruolo

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