lunedì 29 febbraio 2016

News del 29 febbraio 2016

20160229newsCari tutti, mentre ci lasciamo alle spalle questo febbraio che nell'anno bisestile è più lungo del solito, eccoci al nostro consueto aggiornamento mensile.

Legge sulla memoria del novecento

Nella Commissione che presiedo, che si occupa di Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, abbiamo concluso l'iter del progetto di legge sulle Memorie del Novecento. Il testo licenziato dalla Commissione verrà discusso e approvato entro pochi giorni dall'Assemblea Legislativa. Ne ho già delineato gli aspetti più significativi in questo mio post, a cui vi rimando. Colgo l'occasione anche per riproporvi il video dell'intervento dello storico Gianni Oliva, svolto nell'aula del Consiglio Comunale di Bologna in occasione del Giorno del Ricordo, e che ho trovato una rievocazione storica davvero attenta, completa e profonda: merita di essere ascoltata.

Legge sulle farmacie, turni e web

Le farmacie potranno essere abilitate a svolgere il turno notturno in modalità di reperibilità, ma dovranno garantire la consegna del farmaco entro 30 minuti dalla telefonata del cittadino. E tutte le informazioni sui turni saranno fruibili anche sul web, in modo pratico e moderno. E' questo il senso dei principali emendamenti che ho proposto come relatore della legge sulle farmacie che verrà discussa e approvata in Assemblea Legislativa nei prossimi giorni. Fra le novità della legge, anche l'obbligo di disdire gli appuntamenti per visite ed esami a cui non si può andare, pena il pagamento del ticket. Per maggiori dettagli sulla legge rimando a questo articolo in cui ne ho sottolineato gli elementi di novità più importanti.

Legge sulla caccia e guardie zoofile

Nei giorni scorsi abbiamo approvato alcune modifiche alla legge regionale sulla caccia, mirate ad adeguare le norme regionali in materia di protezione della fauna selvatica e dell'attività venatoria alle novità legislative introdotte dalla riforma del sistema di governo regionale e locale (riordino istituzionale). In seguito ad un incontro con le associazioni animaliste e ambientaliste, ho presentato un emendamento, approvato in aula con larga maggioranza, che dà un riconoscimento alla figura della guardia zoofila nel contesto venatorio. Riconoscendone le competenze nel contesto della formazione e dell'esame previsti per l'attività di vigilanza volontaria, si dà un primo segno di attenzione verso una figura – quella della guardia zoofila – su cui occorrerà lavorare ulteriormente nel prossimo futuro.

Provvedimenti regionali e notizie

Edilizia scolastica: 20 milioni alle 8 Province ed alla Città Metropolitana con l'obiettivo principale di aumentare il numero di aule. Corretti stili di vita e mense bio: prorogato il Piano regionale per l'orientamento dei consumi e l'educazione alimentare. Spettacolo e attività culturali: approvati i programmi triennali con un investimento di oltre 11 milioni, a breve i bandi. Berlinale: presentato il fondo a sostegno di produzioni cinematografiche e audiovisive internazionali, circa 1 milione e 700 mila euro a disposizione per il 2016. Spettacolo dal vivo: dieci interventi di alta formazione finanziati con oltre 1 milione e 400 mila euro dal Fse. Riordino: due nuovi progetti di legge per la fusione di cinque comuni Mirabello e Sant'Agostino (Fe) e Bettola, Farini e Ferriere (Pc). Energia: oltre 50 milioni di euro ai Comuni per interventi di riduzione delle emissioni. Fonti rinnovabili: in regione oltre un terzo dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, con dati di efficienza doppia rispetto alla media italiana. Spesa statale 2014: Emilia-Romagna sotto la media. Screening per prevenire i tumori del collo dell'utero: d'ora in avanti Test Hpv per le donne tra i 30 e i 64 anni, il pap-test resta per le donne tra i 25 e i 29 anni. Riparto sanità: alla Regione 8 miliardi di euro. Ricercatori: per 490 l'assunzione in Emilia-Romagna, pubblicata la graduatoria. Saeco: raggiunta a Roma un'intesa. Patto per il lavoro: a sei mesi dalla firma già quasi due miliardi di risorse per lo sviluppo in Emilia-Romagna. Ferrovie: migliora la puntualità dei regionali. Trasporto regionale: 22 treni nuovi. Infrastrutture: il Governo sblocca la Cispadana. Maltempo: oltre 1,5 milioni di euro nel 2015 per il ripristino delle opere di bonifica. Turismo: 46 milioni di presenze nel 2015 (più +3,2% rispetto al 2014). Banda ultra larga: 180 mln di risorse nazionali si integreranno con i 75 milioni del Por Fesr e Psr Feasr. Ricerca e innovazione: l'Emilia-Romagna investe nella sua Big Data Community, il 70% della capacità di supercalcolo nazionale si svolge in centri di ricerca in regione. Regione trasparente: online dati e informazioni, pubblicato il piano triennale di prevenzione della corruzione e il programma per la trasparenza. Fondi europei: partenza rapida nell'uso dei fondi Por Fesr 2014-2020. Qualità dell'aria: dal Governo confermati quasi 400 milioni. Area adriatico-ionica: al via il primo bando Adrion per 33 milioni di euro. Pari opportunità: 70 anni dal voto alle donne. "My Blue Box": online il portale per i minori che hanno genitori con disagio psichico. Mobilità pedonale e sostenibile: due volumi della Regione. Lettere dal fronte: presentato il volume promosso dall'Assemblea legislativa con i documenti dei soldati emiliano-romagnoli impegnati nella Prima guerra mondiale. Autismo: approvato in commissione il nuovo programma triennale. Servizio civile: approvata la programmazione triennale.

Questioni bolognesi (e non solo)

Sono stato intervistato da Radio Città del Capo sulle amministrative di Bologna: abbiamo parlato in particolare di sanità, del nodo autostrada/tangenziale, dell'assistenza agli ultimi e di occupazioni abusive, e inoltre anche della legge Cirinnà. Un altro tema importante per la città è BolognaFiere: per il suo potenziamento la Regione ha stanziato stanziato 5 milioni: con alcuni colleghi del PD sentiamo l'esigenza di un approfondimento sui risultati ottenuti e sulla strategia per il futuro (del tema si era già occupato il gruppo economia di #perdavvero).

Continuate a seguirmi sul mio sito e sulla pagina facebook.
Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe

News del 29 febbraio 2016
Giuseppe Paruolo

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giovedì 18 febbraio 2016

La nostra memoria del novecento

dopoguerra-piazzaQuando si parla di "memoria" il nostro pensiero corre alle montagne della nostra Regione, alle sue colline, alle strade e alle piazze, ai luoghi della Resistenza partigiana ed antifascista, alle immagini della strage della stazione di Bologna, ai resti dell'aereo di Ustica, ed a tanti altri luoghi ed eventi, scolpiti nella mente di ciascuno di noi, per averli conosciuti attraverso le lapidi che li ricordano, i racconti di chi c'era, le testimonianze raccolte, i musei ed i documenti. Idealmente vorrei che tenessimo la seduta dell'aula che discuterà la legge sulla Memoria in tutti questi luoghi, mentre prendiamo il testimone di una storia che è parte di noi, e che getta le radici per progettare il futuro non solo della nostra Regione o del nostro Paese, ma dell'Italia e dell'Europa che vogliamo costruire.

Proprio stamattina si è concluso l'iter di questo progetto di legge nella Commissione V, da me presieduta, con l'approvazione di numerosi emendamenti, frutto di un lavoro intenso e collaborativo. Occorreva, innanzitutto, superare la frammentazione legislativa in materia: pertanto il progetto di legge 'Memorie del Novecento – Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia- Romagna' inquadra in un unico testo normativo la memoria dei fatti che hanno segnato la storia della nostra comunità regionale, della sua coesione sociale e della sua crescita culturale.

Dopo l'approvazione del testo in aula, che dovrebbe avvenire all'inizio del mese di marzo, all'Assemblea Legislativa spetterà la promozione di iniziative mirate alla diffusione della cultura della memoria e della pace tra le nuove generazioni, e il sostegno di interventi finalizzati a mantenere viva, rinnovare, approfondire e divulgare la memoria dei fatti e degli avvenimenti per le generazioni attuali e future. In particolare, gli interventi regionali saranno rivolti allo studio ed alla ricerca storica, alla promozione di iniziative culturali, educative e formative, alla conservazione e valorizzazione dei luoghi della memoria.

Fondamentale è il riconoscimento del ruolo e dell'attività degli istituti storici, delle istituzioni culturali che a vario titolo sovrintendono ai luoghi della memoria, delle associazioni partigiane, combattentistiche e reducistiche presenti sul territorio regionale. Queste realtà sono state coinvolte nell'iter di formazione della legge, anche attraverso un'udienza conoscitiva che ha raccolto numerosi contributi ed interventi (Fondazione Casa di Oriani di Ravenna, Associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 Agosto alla stazione di Bologna, Istituto Alcide Cervi, Fondazione Millennium, Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, Comunità ebraica bolognese, Associazione nazionale partigiani, e molte altre). A testimonianza di quanto sia forte e concreta l'attenzione verso queste tematiche un dato: nel biennio 2016-2017 verranno stanziati circa 2 milioni di euro per dare attuazione a questa legge. Non solo parole, dunque, ma un investimento reale e tangibile.

La nostra memoria del novecento
Giuseppe Paruolo

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martedì 16 febbraio 2016

Farmacie, turni, reperibilità notturna (and more)

farmaciaLe farmacie potranno essere abilitate a svolgere il turno notturno in modalità di reperibilità, ma dovranno garantire la consegna del farmaco entro 30 minuti dalla telefonata del cittadino. E tutte le informazioni sui turni saranno fruibili anche sul web, in modo pratico e moderno. E' questo il senso dei principali emendamenti che ho proposto come relatore della legge che oggi è stata licenziata dalla Commissione IV in modo da essere approvata nella seduta d'aula della settimana prossima.

La nuova legge sulle farmacie nasce dalla necessità di adeguare la normativa regionale alla luce delle modifiche legislative nazionali introdotte dal DL 1/2012, che aveva creato vuoti, incoerenze e dubbi interpretativi sulle competenze dei diversi enti, complicati ulteriormente dalla L 56/2014 sulla riforma delle Province. Sulla base dei principi contenuti nella legge regionale 13/2015 (cosiddetta del "riordino") questa legge definisce le competenze di Comuni e Regione (nonché Aziende USL) sul servizio farmaceutico, e pone le basi per il funzionamento di questi esercizi, che non costituiscono solo un servizio, ma anche un fondamentale presidio sanitario diffuso sul territorio.

Una delle questioni più delicate che abbiamo dovuto affrontare è per l'appunto quella dei turni notturni. I farmacisti infatti lamentano che vi sono turni notturni in cui in farmacia non si presenta nessuno, o quasi. Naturalmente capita più spesso quando la farmacia è collocata in contesti rurali, ma può succedere anche in città. È evidente che l'obbligo per il farmacista di passare la notte, a volte senza nemmeno rendersi utile, rappresenta un costo. Da qui la richiesta di rendere possibile l'effettuazione del turno notturno in reperibilità, già prevista nel testo di legge varato dalla Giunta solo per i comuni piccoli (sotto le 5 sedi farmaceutiche): su autorizzazione del Comune chi si reca in farmacia suona il citofono e il farmacista deve arrivare entro 30 minuti. I rappresentanti di categoria e dell'associazione dei comuni hanno avanzato all'assemblea, quindi in primis a me come relatore della legge, la richiesta di allargare questa possibilità ai comuni più grandi.

Ma era chiaro che dare a tutti i Comuni la possibilità di concedere l'effettuazione del turno in reperibilità poteva significare un bel risparmio per le farmacie ma anche un potenziale peggioramento del servizio ai cittadini: chi avesse bisogno di un farmaco di notte, dovrebbe andare a suonare un citofono e aspettare mezz'ora fuori (magari al freddo). Per individuare un punto di equilibrio, la Giunta aveva deciso di distinguere fra comuni piccoli e grandi.

La soluzione che ho proposto, che è stata accettata e tradotta in emendamenti approvati in Commissione (il principale dei quali firmato insieme al collega Paolo Calvano) è quella illustrata all'inizio: la trasformazione della reperibilità citofonica (che prevedeva di andare davanti alla farmacia, suonare, attendere 30 minuti) in una modalità telefonica, che a questo punto consentirà ai cittadini di chiamare a telefono la farmacia di turno (i 30 minuti della reperibilità decorrono dalla telefonata) e accordarsi per andare a ritirare le medicine in farmacia entro mezz'ora. Non più attese per strada, ma una semplice telefonata che rende tutto più semplice sia per l'utente che per la farmacia.

Naturalmente occorre che l'informazione sui turni e sui numeri di telefono di reperibilità siano diffuse e fruibili: da qui l'introduzione di un nuovo articolo che regola le diverse modalità di fruizione (testo accessibile, grafica georeferenziata, open-data, sito ottimizzato anche per i cellulari) del servizio online di informazione, che sarà curato dalla Aziende USL su un portale dedicato o su una sezione del sito aziendale. Per me è una buona occasione – non lo nascondo – per riavviare il percorso verso la previsione del portale unico di informazione sanitaria orientato primariamente ai cittadini (e non alle aziende sanitarie).

Per finire, va da sé che la scelta se concedere o meno la modalità della reperibilità è in capo ai Comuni, non è una facoltà della singola farmacia. E' poi vero che se durante una notte in reperibilità si ricevono molte chiamate, si finisce inevitabilmente per stare in farmacia, e a quel punto il cittadino si sentirà rispondere al telefono "venga pure, sono già qui". Inoltre gli emendamenti prevedono anche vigilanza sul servizio, norme precise su quali prodotti devono essere forniti anche di notte, e possibilità di sospensione della modalità in reperibilità per le farmacie che non rispettassero i termini del servizio.

Nella legge naturalmente c'è anche molto altro: il nuovo procedimento per la revisione della pianta organica delle farmacie, le modalità per l'assegnazione delle sedi, le nuove farmacie in luoghi ad alto transito, le norme per l'apertura di dispensari permanenti e stagionali, la consegna a domicilio dei farmaci, gli altri servizi erogabili in farmacia, le modalità di valutazione e vigilanza. C'è poi il principio dell'obbligo di disdetta delle prenotazioni, introdotto con un emendamento presentato dalla Giunta. Fra i diversi miglioramenti apportati al testo approvati in commissione segnalo anche una rinnovata attenzione sulle farmacie rurali (emendamento presentato da me insieme al collega Alessandro Cardinali), l'omogeneizzazione della procedura di assegnazione dei dispensari stagionali e non (emendamento mio e della collega Francesca Marchetti) ed altri miei emendamenti sui principi generali, sulla pianta organica, sulle farmacie nei luoghi ad alto transito, sulle ferie, sulla consegna a domicilio, sulla croce verde obbligatoria per le farmacie.

Farmacie, turni, reperibilità notturna (and more)
Giuseppe Paruolo

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lunedì 15 febbraio 2016

Nel giorno del ricordo una ricostruzione storica eccellente

lineamorganChi è stato in Consiglio Comunale a Bologna durante la cerimonia per il Giorno del Ricordo 2016, ha potuto ascoltare un intervento – a mio avviso eccellente – dello storico Gianni Oliva, che trovate nel video in fondo al post.

Da molti anni non manco alle celebrazioni per il Giorno della Memoria (27 gennaio), una ricorrenza internazionale in commemorazione delle vittime dell'Olocausto istituita dall'ONU, e anticipata da una legge italiana che l'ha prevista "al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati". Non c'è dubbio che la Shoah sia il crimine e la tragedia peggiore del Novecento e probabilmente di tutti i tempi: fare memoria è un dovere ed una necessità perché le future generazioni sappiano e perché si diffonda una cultura di pace che eviti il ripetersi di tragedie simili.

Non manco neanche alle celebrazioni per il Giorno del Ricordo (10 febbraio), ricorrenza che ricorda "la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale". Una vicenda troppo a lungo dimenticata (per motivi ottimamente descritti nell'intervento nel video qui sotto), ulteriore tassello di una storia, che merita tutta di essere conosciuta e ricordata.

Il tema della memoria, relativamente a come questi e altri tragici fatti del novecento hanno riguardato l'Emilia-Romanga, è oggetto di una proposta di legge attualmente in discussione nella Commissione V dell'Assemblea Legislativa, da me presieduta, e che dovrebbe presto vedere la luce: ulteriore elemento di una coscienza che va ritrovandosi sull'importanza di tenere viva la memoria di fatti tragicamente importanti a monito di tutti noi e delle future generazioni.

Se in tutto questo c'è un neo è la sensazione che tali ricorrenze abbiano una più o meno latente coloritura politica, che si coglie dal diverso grado di partecipazione e coinvolgimento nelle due ricorrenze da parte di molti esponenti politici. Una strisciante contrapposizione che rischia di far passare il giorno del ricordo quasi come il contraltare "di destra" al giorno della memoria, che trovo controproducente da diversi punti di vista. Prima di tutto perché occorre mantenere il senso delle proporzioni, e se da un lato non è che ci si possa mettere a fare classifiche del livello di tragicità dall'altro non si può pensare di accreditare l'idea che si possa mettere tutto sullo stesso piano. Poi è vero che nell'immediato dopoguerra i profughi italiani dai territori orientali ceduti all'allora Jugoslavia sono stati considerati come  se fossero tutti fascisti, ma oggi sappiamo che si tratta di una forte distorsione della verità, ed episodi pessimi come quello che viene ricordato come il treno della vergogna (alla stazione di Bologna) sono stati da tutti riconosciuti come tali. Ma soprattutto, se vogliamo che i giovani facciano davvero memoria delle tragedie di cui stiamo parlando, occorre considerarle come patrimonio comune e mostrare una sensibilità che si allarga a tutta la classe politica.

Per questo non manco mai alle manifestazione delle giornate citate e di altre ricorrenze che consentono di mantenere la memoria di tragedie mondiali, italiane o patrimonio della nostra città, e cerco di viverle tutte quante con la partecipazione che meritano. Poi capita, com'è successo in questa occasione, che il relatore ci regali una rievocazione storica attenta, completa, profonda. Una disamina che individua con chiarezza i ruoli giocati dai diversi attori e le diverse responsabilità, facendoci rendere conto che ce n'è un po' per tutti, non per cerchiobottismo ma per amore di verità storica. Per questo mi sono detto che valeva la pena tenere traccia di questo e lo rendo disponibile qui, anche se video e audio sono tutt'altro che perfetti (è uno spezzone estratto dallo streaming dell'aula). Buona visione!

Nel giorno del ricordo una ricostruzione storica eccellente
Giuseppe Paruolo

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La mia intervista a Radio Città del Capo

onairIeri sono stato intervistato da Radio Città del Capo nella trasmissione Bologna Vota. Mi hanno fatto domande in particolare sul sistema sanitario e le politiche per il suo efficientamento; sul Passante Nord e sulla soluzione alternativa; sulla legge in discussione in Parlamento sulle unioni civili; sulle politiche sociali e sulle occupazioni abusive.

Qui di seguito trovate l'audio integrale dell'intervista:

Qui invece c'è il post sul sito della radio con il loro riassunto dei contenuti dell'intervista.
Buon ascolto!

La mia intervista a Radio Città del Capo
Giuseppe Paruolo

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