giovedì 11 giugno 2009

Elezioni, il giorno dopo

Come la campagna elettorale è un'occasione straordinaria per incontrare le persone, con le loro speranze, paure, idee, giudizi, così le elezioni sono un segnale da ascoltare con molta attenzione, l'occasione per una riflessione profonda.

Ma prima qui a Bologna c'è da vincere il ballottaggio: questa ora è la priorità.

Intanto voglio ringraziare le persone che mi hanno assegnato la loro preferenza nella lista del PD per il Consiglio Comunale, consentendomi di essere eletto con un ottimo risultato (638 preferenze). E' una fiducia che intendo ripagare con il massimo impegno.

giovedì 4 giugno 2009

Invito al voto ai giovani bolognesi

Quale grande sfida stiamo affrontando e provando tutti insieme a vincere? Su quale grande obiettivo di fondo misuriamo la nostra politica?

Spesso i cittadini chiedono conto anzitutto delle buche nelle strade, delle multe, del funzionamento dei servizi. Certo, la politica è anche buon governo, ma è sufficiente?

Pensiamo all’Italia del dopoguerra: l’obiettivo condiviso era la ricostruzione, e gli italiani, insieme, ce l’hanno fatta. Come gli spagnoli degli anni ‘80, che volevano recuperare il tempo perso sotto la dittatura franchista, e che oggi ci stanno superando. Come i tedeschi degli anni ‘90, che hanno fatto enormi sacrifici per riunificare la Germania. Come il popolo turco che oggi vuole fortemente entrare nell’Unione Europea.

E noi, oggi?

Non possiamo lasciare campo libero all’Italia delle paure, del timore di perdere qualcosa dei benefici accumulati, e che si chiude in difesa dell’esistente, scaricando i pesi su chi non ha voce (come le generazioni successive) senza accorgersi che così il declino è assicurato.

La sfida da vincere è quella di puntare sul merito e non sulle rendite di posizione. Il merito per ridare peso alla ricerca e all’innovazione nella scuola e nell’economia. Il merito per difendere il sistema pubblico di welfare: sanità, servizi sociali, sistema educativo. Senza merito andremo a fondo. Senza merito, quali speranze daremo alle nuove generazioni?

Si tratta di un ampio orizzonte che non possiamo pretendere ci venga dall’alto. Certo, possiamo stare seduti ad aspettare che anche da noi compaia un Obama che ci tiri fuori dalle secche. Oppure, più intelligentemente, diamoci da fare dal basso per promuovere una politica che abbia questa dimensione e questa ambizione. Dalle piccole cose, dall’amministrazione di Bologna, ma con lo sguardo al futuro e al mondo. Una visione di insieme aiuta anche a riparare le buche nelle strade e migliorare i servizi quotidiani!

Io ci ho provato, anche in questi ultimi cinque anni. È un po’ lungo da spiegare in poche righe, ma se vi andate a leggere il mio rendiconto di mandato sul sito www.giuseppeparuolo.it, potete poi giudicare voi stessi.

Proprio perché sono conscio e fiero di una diversità nel mio modo di vivere la politica, non ho e non cerco scorciatoie: se condividi lo stile del mio impegno ti chiedo di votarmi e di sostenermi, ad esempio segnalando questa lettera ai tuoi amici.

Grazie del tuo ascolto. Un saluto cordialissimo, Giuseppe Paruolo

lunedì 1 giugno 2009

Un pensiero per Rino

Il 2 giugno ricorre il quarto anniversario della scomparsa di Rino Bergamaschi. Nei giorni scorsi la Cisl di Bologna ha inaugurato il proprio archivio storico intitolandolo a colui che era stato il suo segretario dal 1977 al 1992. Nella cerimonia, Bergamaschi è stato ricordato soprattutto per la sua carriera nel sindacato. Successivamente, è stato segretario della DC ed autorevole esponente del PPI bolognese. In quella veste l'ho conosciuto nel 2001, in occasione della confluenza di PPI e prodiani dell'asinello nella Margherita. 

Nella foto qui sotto, scattata sulla tomba di Giuseppe Dossetti a Monte Sole il 22 marzo 2003, Rino è a sinistra dietro l'albero, fasciato da una bandiera della pace. 


Ho molto apprezzato Rino per la sua capacità di essere elemento di coesione senza per questo temere il confronto e per il suo atteggiamento sempre positivo e leale. Negli ultimi anni della sua vita mi è stato davvero vicino e mi ha molto aiutato, e ancora adesso la sua amicizia mi manca molto.