venerdì 30 maggio 2008

Screening, e poche storie

Sto rigirando fra le mani l'ultimo report arrivato sui risultati di due anni di screening sul tumore del colon-retto nel territorio dell'AUSL di Bologna. E sto pensando ai numeri.

220.725 inviti validi, 88.877 adesioni, 4.658 positivi al primo livello (sangue occulto fecale). Di questi: 869 colonscopie rifiutate, 971 dati ancora in elaborazione, 2817 colonscopie eseguite. E fra queste 247 diagnosi di cancro (che dovrebbero arrivare a circa 300 quando i dati saranno tutti elaborati).

Penso ai 247 che hanno ricevuto una brutta notizia, ma che in grande maggioranza si sono così potuti curare da un brutto cliente, che se fatto aspettare ti fa poi del male senza tanti complimenti.

Ma penso anche che, con questi numeri, avremo individuato per tempo 300 dei circa 1000 casi che avremmo potuto scoprire se l'adesione allo screening fosse stata completa. 700 persone che rischiano inutilmente la vita solo perchè hanno pigramente cestinato un invito fatto per tutelare la loro salute.

Ci sono altri dati interessanti: leggermente meglio l'adesione delle donne (41%) rispetto agli uomini (39%), meglio la bassa (44%) della città (38%), poche le differenze fra le diverse fasce d'età interessate (fra i 50 e i 70 anni). Ma il dato generale è che in effetti possiamo fare di meglio. Anzi, dobbiamo.

mercoledì 28 maggio 2008

Le ragioni di una continuità amministrativa

Sto leggendo sulle agenzie di stampa dichiarazioni di sindaci che auspicano una continuità amministrativa e la ricandidatura a Bologna del sindaco Cofferati.

Al di là del messaggio, che ovviamente non può che farmi piacere, mi sembra importante sottolineare le motivazioni portate, che partono dal lavoro fatto sul piano urbanistico e della mobilità, sulla pianificazione sociale e sanitaria, e così via.

Perché è di questo che abbiamo bisogno, di andare sulla concretezza dei temi, facendo un bilancio serio, con ottimismo ma anche senza trionfalismi, del lavoro svolto e dei risultati di questa amministrazione, e di ciò che occorre ancora fare.

La sensibilità degli amministratori è un importante punto di partenza, ed ora abbiamo bisogno di andare oltre, di confrontarci con la base e coi circoli del PD, con i cittadini, riscoprire insieme a loro il senso e la piena attualità delle ragioni di un secondo mandato amministrativo.

Ed è per questo che mi auguro, nel pieno rispetto per le scelte di natura personale, che l'autorevolezza del sindaco Cofferati possa essere ancora messa al servizio di un progetto di innovazione di Bologna che, partendo dal lavoro fatto in questi anni, abbia l'ambizione di coinvolgere sempre di più tutta la città.

domenica 25 maggio 2008

Arriva la civetta del Comune

Foto da Flickr by *Luana*Quando alcuni mesi fa un amico mi ha suggerito di mettere nelle edicole, accanto alle civette dei principali quotidiani locali, una civetta del Comune, l'idea mi è subito piaciuta: sono convinto che possa avere un ottimo rapporto prezzo/prestazione. E siccome di soldi ce ne sono davvero pochini, l'unica è affidarsi alle idee brillanti.

Da qualche tempo i preparativi erano quindi cominciati, e fra qualche giorno cominceremo, ma non ce l'ho fatta a fare del tutto la sorpresa: la notizia è trapelata, ieri ne ha scritto il Corriere. Per problemi vari oggi non sono riuscito a vedere i giornali, ma stasera ho letto on-line il commento acidino di Pierluigi Masini sul Resto del Carlino.

Per rispondere potrei fare un lungo discorso, ma preferisco fare solo un esempio, e sarei davvero interessato a sapere cosa ne pensa il commentatore del Carlino.

L'esempio è il ciclo di incontri dal titolo "Il tumore oggi", di cui trovate qui il programma. Diversi fra i migliori oncologi bolognesi, insieme a rappresentanti di associazioni e istituti impegnati in quel campo, informano e discutono coi cittadini un tema che purtroppo tocca molte famiglie da vicino. Le uniche occasioni di solito sono il colloquio personale col medico oppure il convegno scientifico, e volevamo offrire un'occasione in più: un'occasione da cittadini.

Ci sono già stati tre incontri. Io ho partecipato a tutti, e li ho trovati molto interessanti, in alcuni momenti perfino commoventi. Sono venuti i cittadini informati dal tam tam via mail, dai volantini distribuiti nelle farmacie e negli urp cittadini, raggiunti col passa parola. Inutile nasconderselo, la stragrande maggioranza dei bolognesi non sa dell'iniziativa.

Avevo chiamato per tempo alcuni importanti quotidiani, e prima di tutti il Carlino, informandoli dell'iniziativa e suggerendo una certa attenzione. Resto convinto che ci sarebbero lettori interessati a leggere le cose che vengono raccontate in quegli incontri. Ora, qualcuno sa indovinare l'esito delle mie raccomandazioni? O vuol sapere quanti comunicati stampa, ogni volta che c'era una nuova serata, sono stati serenamente ignorati dai giornali? Lo potete immaginare...

Non mi sto lamentando: prendo solo atto che i giornali hanno il pieno diritto di decidere quali notizie pubblicare e quali ignorare. Qualcun altro è bene però che prenda atto che i cittadini hanno diritto ad essere interessati anche a cose che non interessano i giornali. E vorrei provare a fare qualcosa in più per informarli. Tutto qui.

mercoledì 14 maggio 2008

Su due ruote

Moto e bicicletta come passione, o come necessità per muoversi in mezzo al traffico, o ancora come cartina di tornasole per intravedere non solo i pregi ma anche i difetti della società in cui viviamo.

E allora, pescando solo dagli ultimi giorni, alcune menzioni d'onore.

Al terzo posto, nella categoria accoglienza agli immigrati, il ciclista che l'altro ieri è passato col rosso all'incrocio fra via Stalingrado e via Creti. Nella sua tuta di gara, ha cominciato a fare lo slalom fra le macchine che stavano passando (col verde), e siccome ha dovuto dribblare anche un lavavetri che era in mezzo all'incrocio, gli ha fatto un gran urlo: della serie, spostati parassita che io devo passare col rosso.

Al secondo posto, nella categoria risparmio energetico, uno scooterista che ho avuto a fianco lunedì scorso lungo lo stradone via Gandhi - Tolmino - Sabotino. Guidava un Sh 150, e ad ogni semaforo rosso spegneva il motore, per poi ripartire di scatto anche sull'abbrivio del motorino di avviamento. Al primo semaforo rosso mi sono incuriosito, al quarto ho capito che era proprio un'abitudine. Mi è rimasta la curiosità di sapere il motivo: forse il costo della benzina è salito al punto da indurre anche questo tipo di risparmio? O è per diminuire l'inquinamento? Boh.

Il primo posto, nelle categorie sicurezza stradale e amore per gli animali, va indubbiamente al guidatore dello scooter che potete vedere nella foto scattata a Porta Castiglione venerdì scorso. Ciclomotore 5o cc, bambino sul sellino posteriore, cane in mezzo ai piedi (se guardate bene nella foto lo vedete). Naturalmente doveva sembrargli una situazione assolutamente sicura, perchè poi è partito a razzo facendo lo slalom in mezzo alle auto con assoluta tranquillità.

Facendo il mestiere che faccio, mi capita spesso di incontrare personaggi che eufemisticamente potremmo definire pittoreschi. Sono sempre stato convinto che il Comune sia un po' un catalizzatore capace di attrarre le persone più strane da ogni dove. Ma anche girando per strada e guardandosi intorno, se ne vedono parecchi anche allo stato brado...

lunedì 12 maggio 2008

Sulle antenne e sui campanili

Un quotidiano cittadino trova intrigante che un "assessore cattolico" chieda di installare un'antenna per cellulari sul campanile di una chiesa. Omette però di spiegarne il motivo, e vorrei rimediare alla dimenticanza.

I cittadini di solito gradiscono i cellulari ma non le antenne. Il Comune in passato si è limitato a svolgere burocraticamente il suo compito, autorizzando le richieste entro i limiti di legge (6 V/m nelle case). Ma così, tante delle 322 antenne installate fino al 2004 si avvicinano molto al limite, anche quando erano possibili scelte diverse meno impattanti.

Per questo dal 2004 abbiamo scelto di uscire da una posizione burocratica di comodo, creando un tavolo dove si cerca tutti insieme (compresi i comitati di cittadini) la soluzione migliore: noi non possiamo legalmente rifiutare un'antenna, ma metterla nel posto più idoneo sì. Non è quindi un caso che in questi ultimi anni delle 56 antenne autorizzate solo 8 siano "critiche", 8 "medie" e ben 40 "buone".

Il ruolo attivo del Comune ha spinto anche altri Enti a rivedere posizioni del passato in cui, per evitare guai, rifiutavano comunque di ospitare le antenne, anche se poi finivano per essere messe in posizioni più critiche.

Un gestore telefonico ci chiede di installare un'antenna in via Gigli, e le simulazioni ci mostrano che alla massima potenza il campo si avvicinerebbe ai 6 V/m in molte case. Nei mesi scorsi abbiamo cercato inutilmente alternative ottimali. Sul campanile di Chiesanuova le punte massime sarebbero entro i 3 V/m.

Sulla base di questi dati, è mio dovere considerare questa ipotesi, come è nel pieno diritto della proprietà decidere come comportarsi. Questo è il motivo per cui ho chiesto alla Curia una disponibilità a valutare questa ed altre situazioni. Come ha ricordato Mons. Vecchi, la Curia deciderà se concedere una deroga motivata alla prassi di non mettere antenne sui campanili.

Come si vede, l'unico scopo è tutelare al meglio la salute dei cittadini, nel pieno rispetto delle finalità delle strutture.

[mio intervento pubblicato su Avvenire Bologna 7 il 11.05.2008]

giovedì 8 maggio 2008

Tumori, se ne parli

Era un po' una scommessa, portare i clinici e gli esperti a parlare ai cittadini su "Il tumore oggi". Ieri la prima serata, e per chi è venuto c'è stata l'opportunità di partecipare ad un incontro che a me è sembrato davvero molto utile.

Non posso qui fare un resoconto completo, ma è stato intessante ascoltare Angelo Martoni che ha introdotto spiegando che i tumori sono in aumento ma la mortalità è in calo; Stefano Ferrari parlare di come nell'osteosarcoma in 30 anni si sia passati dalla certezza dell'amputazione con una sopravvivenza inferiore al 5% ad una chirurgia non distruttiva e una sopravvivenza ormai al 70%; Alba Brandes illustrare i progressi nella cura di vari tumori, da quello al seno a quello al cervello; Roberto Lemoli spiegare come si sia passati da una sopravvivenza praticamente nulla per le leucemie al 55% per le leucemie mieloidi acute con trapianto di midollo, ed in alcuni casi particolari fino al 95% dove si è trovato il farmaco davvero idoneo; il tutto con la attenta conduzione di Giovanni Frezza. E ancora le testimonianze di Franco Pannuti per l'ANT, di Giancarlo De Martis per la Fondazione Seragnoli, di una rappresentante della LILT, le domande del pubblico...

Una serata utile per discutere da cittadini, e quindi in un ambito non sanitario, di un tema importante e con cui tante persone sono chiamate a confrontarsi. Un tema di cui non è sempre facile parlare. Ma vale la pena. La poesia di un ex malato di cancro letta da Angelo Martoni ieri sera era intitolata proprio così: "Se ne parli".

giovedì 1 maggio 2008

Pedonalizziamo!

Nel 1984 i bolognesi si sono espressi per la pedonalizzazione del centro storico, che non è stata poi attuata. Ci siamo detti che, a distanza di anni, si sarebbe dovuto procedere con gradualità e partendo da alcune zone. Stiamo finalmente iniziando con la zona universitaria.

L'esigenza di salute di questa città, l'aria che respiriamo, le malattie a cui esponiamo noi stessi e i nostri figli ci impongono di agire, di cominciare davvero a cambiare stile di vita e modo di fruire della città.

Se qualcuno ha voglia di dare suggerimenti sulle modalità, discutiamone: le critiche costruttive credo debbano essere sempre salutate come un contributo positivo.

Ma dire semplicemente no, continuare a lisciare il pelo a quella parte di noi stessi che ha paura di cambiare, mi sembra francamente molto deludente. Che vogliamo aspettare? 24 anni di attesa non sono abbastanza?