mercoledì 30 gennaio 2008

Le Aldini del futuro

I nodi che stanno venendo al pettine sulla gestione dei rifiuti in Campania dimostrano che rimandare i problemi senza affrontarli è sempre una falsa soluzione. Per quanto possa pagare nell'immediato, è in realtà l'anticamera del disastro. Se non si cercano le soluzioni per guardare al futuro, se si bada solo al mal di pancia degli elettori, si costruisce sulle sabbie mobili. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

A Bologna, nel nostro piccolo, sulla vicenda delle Aldini mi pare che si rischi di vedere all'opera meccanismi analoghi. E' un Istituto con una fortissima tradizione nella nostra città, e il suo ruolo va con decisione salvaguardato. Ma si tratta anche di una spesa significativa che i cittadini bolognesi sostengono e che potrebbe essere finanziata anche da altre istituzioni.

Ecco quindi l'opportunità di coinvolgere lo Stato nel supporto alle Aldini, da un lato facendo attenzione a tutelarne pienamente la specificità e la tradizione, ma dall'altro liberando risorse che tornano utili alla città.

E' possibile tenere insieme le due cose? Io credo proprio di .
E allora perchè votare contro? Forse perché è più facile criticare che costruire.

martedì 15 gennaio 2008

Il mestiere di assessore

Gentile Direttore, la stima che ho per il suo giornale, insieme alla stanchezza di rispondere alle contumelie di giornata con il solito sorriso di circostanza, mi spingono a reagire all'editoriale di domenica sul "mestiere degli assessori".
L'episodio che fornisce l'occasione per il dibattito è il ritardo di un paio di colleghi al "question time" del consiglio comunale di venerdì scorso. Episodio spiacevole, che ha provocato la comprensibile irritazione del presidente Sofri, ma anche possibile per una seduta in cui vari assessori sono chiamati in momenti diversi a rispondere alle domande dei consiglieri. Quel che mi interessa però sottolineare è come questo episodio sia arrivato ai cittadini lettori (ed elettori). Tutti i giornali nei titoli hanno dato lo stesso messaggio: gli assessori tardano, sono assenti, snobbano il Consiglio. Nel testo degli articoli per il suo giornale "in orario c'era un solo assessore", mentre per un altro quotidiano "anche ieri nessun assessore si è presentato puntuale". A parte il fatto che ad inizio seduta venerdì in aula c'ero anch'io, nessuno ha spiegato che ad un question time l'importante è arrivare puntuali quando è il proprio turno di rispondere, come Scaramuzzino, Zamboni ed io abbiamo fatto anche venerdì scorso.
Così facendo si finisce per cavalcare la disaffezione imperante verso la politica. Così mi pare faccia l'editoriale di Cammarano, che oltretutto non pare avere le idee molto chiare sulla vita che fanno gli assessori, lavorando spesso 10 e passa ore al giorno, immaginandoli invece impegnati soltanto a tessere relazioni con "giornalisti, comitati e notabili".
Vede, io faccio l'assessore e vorrei tanto che la parabola politica mia e dei miei colleghi dipendesse fortemente da un giudizio di merito sul nostro operato. Che però andrebbe raccontato con obiettività e rigore ai cittadini lettori.
Cordialissimi saluti
Giuseppe Paruolo
[Lettera pubblicata oggi sul Corriere di Bologna]

sabato 12 gennaio 2008

Come invitare un'oca a bere

Oggi al question time del Consiglio Comunale la consigliera Marri dell'UDC mi ha fatto un domandone sulle liste d'attesa sanitarie e mi ha dato l'occasione di rifilarle un rispostone con alcuni dati che dimostrano il grande lavoro che è stato fatto in questi anni su questo tema.

Piano, non sto dicendo che va tutto bene, ma "solo" che sono stati fatti molti passi avanti importanti: qui dico solo che su 3150 prestazioni prenotabili a CUP in due anni le agende "aperte" sono passate da meno del 19% ad oltre il 90%, e spero che leggiate il resto sui giornali fra poche ore.

Foto di ziga-zaga da FlickrCosì, uscendo dalla sala consiliare ai giornalisti che mi venivano incontro ho detto sorridendo che era stato "come invitare un'oca a bere". Vedendo il loro sguardo smarrito, ho capito che nessuno di loro conosceva questo modo di dire.

Qui va detto che i giornalisti che seguono i lavori presso la sede comunale sono un gruppo di giovani con cui non è difficile avere rapporti cordiali, ferme restando le ovvie cautele dovute alla consapevolezza dei ruoli diversi (e chi legge questo blog sa che non sto zitto quando leggo qualche eccessivo stravolgimento della verità).

Così dalla rapida indagine di oggi conseguente alla mancata comprensione di quell'espressione gergale si è scoperto che nessuno dei presenti oggi (erano una decina) era bolognese e la conosceva. A parte che non credo che sia un modo di dire diffuso solo a Bologna, è stato simpatico sentire come poteva essere tradotto o reso in altri contesti. La migliore l'ha detta Jacopo, che ci ha proposto "come invitare i matti a tirare i sassi".

mercoledì 9 gennaio 2008

Il PS ortopedico notturno all'ospedale Maggiore

In questi giorni la Regione deve nominare il nuovo DG dell'AUSL di Bologna, e ieri alcuni giornalisti mi hanno chiesto pareri ed indiscrezioni sulla nomina. Ho risposto loro dicendo che a me, più che chi sarà, sta a cuore che l'avvicendamento alla direzione non rallenti alcuni processi che abbiamo avviato da tempo e che spero possano concludersi rapidamente.

Richiesto di un esempio, ho risposto citando l'apertura notturna nel Pronto Soccorso dell'ospedale Maggiore della parte ortopedica. Attualmente di notte il PS ortopedico è al Rizzoli, scelta frutto della tradizione di eccellenza ortopedica di quell'Istituto. Ma negli anni passati, si è attribuito al PS del Maggiore una funzione di riferimento sui traumi (Trauma Center) ed è opportuno a questo punto pensare che di notte sia attiva anche la parte ortopedica. Per capirci con un esempio, se uno ha un incidente stradale di notte ha più senso che vada in un PS dove gli curano sia le fratture che i traumi neurologici, piuttosto che dover far riferimento al Rizzoli per la parte ortopedica e al Maggiore per quella neurologica. Chiaro, no?

L'ospedale MaggioreQuesta è la motivazione, credo molto comprensibile a chiunque, perchè ci stiamo adoperando per creare le condizioni per aprire il PS ortopedico notturno al Maggiore, naturalmente chiudendolo al Rizzoli. Il tutto sta in un'operazione più ampia che coinvolgerà altri aspetti dell'ortopedia, e di cui riferiremo appena saremo pronti a farlo. Spero presto, perchè nell'elenco delle decisioni significative che avrò contribuito a prendere, questa non sarà certo una delle meno importanti.

Tutto qui. Certo, l'ho detta così, in breve, pensando che si capisse. Per questo, leggendo come ha riportato oggi la notizia un quotidiano (Il Bologna) mi è proprio sceso il latte alle ginocchia. "Chiusura per il pronto soccorso" recita il titolo in prima pagina. "Emergenze ortopediche, chiude il pronto soccorso" urla il titolo a pagina 25, richiamato nella didascalia della foto. Poi se uno ha anche la pazienza di leggere il testo capisce che il PS ortopedico viene spostato al Maggiore, ma il perchè viene spiegato con una vaga esigenza di razionalizzazione.

Faccio male a prendermela? E' normale che un quotidiano prenda una notizia positiva e riesca a forzarla al punto da farla apparire negativa? Eppure quel che ho detto era chiaro, visto che sugli altri giornali che ne parlano la notizia viene riportata in modo abbastanza corretto. Sarà, ma io proprio a queste cose non riesco ad abituarmici...

venerdì 4 gennaio 2008

Pilastro, 17 anni dopo

Il 4 gennaio di 17 anni fa furono uccisi dalla banda della Uno bianca tre carabinieri in una strada della zona Pilastro. Stamattina la commemorazione ha visto come sempre la presenza di tanti cittadini, insieme ai rappresentanti delle diverse istituzioni. E anche quest'anno, il freddo di gennaio si è confuso con la sensazione di freddo che non possiamo non provare nel ricordare la crudeltà e l'insensatezza di quella violenza omicida.

Per la comunità del Pilastro è un momento di celebrazione importante, in cui alla memoria ed al cordoglio per le vittime si mescola un senso di comunità che segna in positivo il riscatto di questo quartiere dalla storia tormentata.

La presenza dei politici a fianco dei cittadini è importante. Lo sarebbe ancora di più se alcuni evitassero di cercare anche in questa circostanza l'occasione di polemiche che, oltre ad essere immotivate, proprio i carabinieri e la gente del Pilastro non meritano.